'Figli istigati a autolesionismo e marchiati con posate roventi'
Il giudice monocratico del tribunale di Aosta Marco Tornatore ha condannato a tre anni e sei mesi di reclusione una quarantenne residente ad Aosta accusata di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali ai danni dei due figli adolescenti. La donna, che per mantenere i ragazzi lavorava come badante, è stata sospesa per sette anni dall'esercizio della potestà genitoriale. E' stata disposta inoltre una provvisionale di 20 mila euro ciascuno ai due giovani, di 14 e 17 anni, che dopo l'arresto nella madre, ai domiciliari dal maggio 2021, si trovano in comunità (è emerso che i loro due padri erano sostanzialmente assenti). La procura di Aosta aveva chiesto una condanna a sei anni di reclusione.
I due figli hanno confermato quanto avevano raccontato durante le indagini. Tra le condotte contestate ci sono bruciature sui loro corpi provocate da forchette e coltelli arroventati, percosse, continue offese sul loro aspetto fisico (definiti 'obesi') e istigazioni all'autolesionismo (la madre aveva consegnato loro delle lamette). La vicenda era emersa la notte tra il 12 e il 13 maggio scorsi. I due figli erano fuggiti di casa dopo che la madre - avevano riferito - aveva minacciato di tagliare loro la gola brandendo un coltello. Ai carabinieri della Compagnia di Aosta e al pm Manlio D'Ambrosi avevano così raccontato anni di continue vessazioni da parte della donna, dando il via all'indagine.