'Servono misure strutturali perlomeno per le fasce più deboli'
I sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e UilP chiedono che la Regione autonoma Valle d'Aosta individui al più presto modalità per aiutare i cittadini, a partire da quelli più fragili, "ad affrontare la grave crisi economica e i pesanti rincari dei costi dell'energia che si traducono su bollette sempre più pesanti".
"La drammatica svolta avuta mercoledì con lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina - scrivono - rende qualsiasi decisione ancora più urgente, tenuto conto che già solo dopo ventiquattr'ore dall'inizio del conflitto il costo del gas sui mercati è salito di oltre il 50%". Inoltre, si dicono insoddisfatti sul destino del Bon Chauffage: "Abbiamo capito da alcuni interventi, come quello dell'assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy in Consiglio regionale alla fine di gennaio, che di fatto" ne "esclude il ripristino".
I sindacati - per cui "non è ancora chiaro quali" siano le "iniziative in corso" annunciate da Berstchy a riguardo - precisano che "non ritengono sufficiente invitare la popolazione, come ha fatto il presidente della IV commissione consiliare Giulio Grosjacques, ad affidarsi alle scontistiche attivate da Cva: servono misure strutturali ed è necessario che queste siano perlomeno attivate per le fasce più deboli, pensionati e lavoratori".