Nuti, il 18 marzo cerimonia per i 150 morti in solitudine
Il Comune di Aosta dedicherà ai morti provocati dalla pandemia una stele e un'area al cimitero di Aosta, dove "la via maestra che porta al tempio crematorio si chiamerà via vittime del Covid". Lo ha annunciato durante la riunione del Consiglio comunale il sindaco, Gianni Nuti, rispondendo a una mozione (poi bocciata con otto voti a favore e 15 astenuti) con cui Rinascimento chiedeva proprio un impegno per iniziative di questo tipo.
L'area, nelle previsioni del Comune, verrà inaugurata il 18 marzo, Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus, ha anticipato Nuti. "E' un'opera molto semplice e lineare, però ad alto significato simbolico. L'idea - ha spiegato il sindaco - è celebrare la giornata anche con una piccola, sobria ma anche densa cerimonia, un po' teatrale e un po' musicale, all'interno del cimitero". L'obiettivo è di "sottolineare anche un aspetto che dal punto visto antropologico è quasi una punta estrema del nostro vivere, cioè la solitudine del morire e l'impossibilità di celebrare questo passaggio.
Questo è l'aspetto che noi prenderemo in particolare considerazione: saranno citate le circa 150 persone che non hanno avuto la possibilità di essere seppellite con un rito, laico o religioso che fosse" e quindi che "se ne sono andate senza essere accompagnate dai propri cari".