Occupazione area medica al 50,3%, terapia intensiva sfiora 20%
La Valle d'Aosta resta "zona arancione". Lo dicono i numeri sulla situazione epidemiologica dell'emergenza Covid-19: il tasso di occupazione dei reparti ordinari è il più alto di Italia (50,3%), quello delle terapie intensive sfiora il 20%. Due parametri su due che portano direttamente all'"arancione".
Nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 344 nuovi casi positivi e ci sono state 458 guarigioni. C'è stato un altro decesso (il quinto in tre giorni): una donna di 84 anni che era ricoverata in ospedale. A conferma del rallentamento del contagio dopo alcune settimane torna sotto quota 5.000 il numero di positivi attuali (4.896). Di questi, 76 sono ricoverati al Parini (sei in terapia intensiva). Inoltre quattro pazienti, trasferiti dall'ospedale Beauregard alla clinica Isav di Saint-Pierre, sono risultati contagiati: tre sono stati ritrasferiti in ospedale e uno nella microcomunità polmone di Variney. Infine dall'indagine rapida condotta dall'Istituto superiore di sanità (Iss) e dal ministero della Salute - insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler- è emerso che in Valle d'Aosta il 17 gennaio scorso la variante Omicron era predominante, con una prevalenza al 100% rispetto ai cinque campioni sequenziati.