Velocità procedimenti, procura Aosta è 'eccellenza'

Valle D'Aosta
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Bilancio sociale inviato in Europa per comparazione

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Indici di performance ai vertici nonostante la mancanza di quasi il 60% del personale amministrativo: per valutare la bontà dei propri risultati, la procura di Aosta chiede al Consiglio d'Europa una comparazione con quelli degli altri uffici inquirenti italiani.
    Nel 2021 è stato del 101.72% l'indice di ricambio (rapporto tra procedimenti esauriti e sopravvenuti) e del 95,69% l'indice di smaltimento (rapporto tra esauriti, da un lato, e, dall'altro, pendenti iniziali e sopravvenuti). Dati che "fanno ritenere all'ufficio che sia, se non il migliore, sicuramente uno dei migliori in Italia, non avendo però termini di comparazione perché non ci sono i bilanci pubblicati" da parte delle altre procure del Paese. Lo ha detto in conferenza stampa il pm Manlio D'Ambrosi, incaricato dal procuratore capo di Aosta, Paolo Fortuna, di redigere il bilancio sociale dell'ultimo anno, inviato anche al ministero della Giustizia e al Csm. "Per questo - ha spiegato D'Ambrosi - chiediamo una valutazione sul nostro operato, anche dal punto di vista comparatistico, al Cepej", la Commissione per l'efficienza della giustizia del Consiglio d'Europa, organizzazione che conta 47 Stati membri.
    Ad Aosta, lato procura, sono necessari - in media - 17,89 giorni per definire un procedimento penale, che nel giudizio monocratico solo nel 29,5% dei casi si chiude con assoluzione (16,3%) o estinzione del reato (13,2%). 
   

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