Covid, presidi Vda denunciano: 'minacciati da lavoratori No Vax'

Valle D'Aosta
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"Paragonati ai nazisti da associazione EducaliberaVda"

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Ventidue dirigenti scolastici della Valle d'Aosta denunciano di aver ricevuto "minacce, neppure troppo velate" attraverso una "lettera riservata" spedita sulla loro posta istituzionale il 14 gennaio scorso a firma EducaLiberaVda", comitato di lavoratori della scuola, docenti, Ata ed educatori che si è costituito la scorsa estate dopo le norme relative all'uso del green pass in ambito scolastico .
    Si tratta, si legge nella missiva dei presidi indirizzata all'assessore all'istruzione Luciano Caveri, alla sovrintendente agli Studi Marina Fey e agli organi di informazione, di contenuti "offensivi della professionalità di noi Dirigenti". E' il caso dell'espressione "Voi, come meri esecutori di ordini governativi gravemente lesivi dei diritti civili e della dignità professionale e umana, a sospendere i colleghi che esercitano il loro diritto a non vaccinarsi". EducaLiberaVda poi aggiunge: "Quando tutta questa situazione finirà e verrà chiesto ai vari attori di rendere conto delle azioni e delle responsabilità decisionali ed esecutive, ci si potrà avvalere della retorica frase 'eseguivo degli ordini' già utilizzata durante il processo di Norimberga". Secondo i dirigenti "è inaccettabile essere paragonati ai nazisti a processo a Norimberga", un "distorcimento della più agghiacciante malvagità del Novecento, oltreché della scienza, della quale è dimostrata ignoranza, cosa di incredibile gravità da parte di un'associazione che si picca di rappresentare 400 componenti della comunità educante".
    I dirigenti spiegano: "Non vogliamo certo essere chiamati eroi, ma sottolineare la nostra funzione e il nostro lavoro, sabati-domeniche-ferie comprese". Infine riportano di essere stati esortati anche ad "atti eclatanti di disubbidienza civile". Annunciano quindi: "Agiremo perciò in ogni sede opportuna per tutelare la nostra immagine e la nostra professionalità respingendo al mittente inviti alla disobbedienza, minacce e paragoni assurdi".
   

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