ANSA-IL-PUNTO/COVID: più guariti che nuovi contagi in VdA

Valle D'Aosta

Lavevaz, la proroga dello stato di emergenza è inevitabile

 Il numero di guariti nelle ultime 24 ore supera in Valle d'Aosta quello dei nuovi contagi, confermando un 'plateau' in leggera discesa nella curva dei contagi totali. Nel dettaglio, sono stati rilevati 26 nuovi casi positivi e si registrano 54 guarigioni. Il numero dei contagiati attuale scende quindi a 716, di cui 24 ricoverati all'ospedale Umberto Parini di Aosta, uno solo dei quali in Terapia intensiva.
    Sono 482 le vittime dall'inizio della pandemia nella regione alpina, a cui si aggiunge la giovane donna valdostana con miocardite morta all'ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Il 10 dicembre dello scorso anno, quando non era ancora iniziata la campagna vaccinale, le persone in Rianimazione erano dieci e i pazienti in terapia ordinaria 98. Il tasso di positività sui tamponi era del 4,8 per cento (e 783 i positivi sul territorio) mentre quello riferito a ieri dello 0,9 per cento. In merito alla situazione scolastica - fanno sapere dall'assessorato all'Istruzione - nell'ultima settimana il servizio di Igiene e Sanità pubblica dell'Usl ha posto in quarantena 15 nuove classi mentre per altre 21 è scattata la sorveglianza sanitaria con tamponi antigenici.
    Rispetto alla proroga dello stato d'emergenza ipotizzata dal Consiglio dei Ministri, il presidente della Regione Erik Lavevaz commenta: "La considero un passaggio inevitabile, nel contesto in cui viviamo oggi. In uno degli ultimi incontri con i presidenti di Regione avevo chiesto io stesso di fare chiarezza, sciogliendo un'incertezza che non aveva più senso di esistere.
    Si tratta di una scelta condivisibile, a questo punto, anche se speriamo che questa condizione possa terminare al più presto: è fondamentale la partecipazione di tutti alla campagna di immunizzazione come gesto di responsabilità civica e di comunità".
    Anche il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, si è espresso sul tema: "Una scelta del genere non significa creare allarmismo ma prendere atto che le misure di emergenza messe in campo dal febbraio 2020 a oggi hanno bisogno di ancora qualche mese di respiro - prosegue Nuti -. Ovviamente sperando che sia l'ultima proroga e con il principale obiettivo di non chiudere niente, o comunque il meno possibile. Prorogare lo stato di emergenza può essere utile a mantenere le misure correttive che ci possono permettere di continuare a produrre, a lavorare e a vivere".
   
   

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