Ambiente, avviata raccolta firme per vallone Cime Bianche

Valle D'Aosta

Torti (Cai), sulle Alpi non sono necessari nuovi impianti

Il Cai della Valle d'Aosta - assieme al comitato "Ripartire dalla Cime Bianche" - ha avviato una raccolta di firme per dire no al progetto su un impianto funiviario nel Vallone delle Cime Bianche, in val d'Ayas.
    ''Sarà un'azione informativa e di raccolta firme - spiegano il presidente del Cai Vda, Piermauro Reboulaz, e il referente dell'associazione, Marcello Dondeynaz - per permettere un confronto vero sul tema. E sarà possibile portare avanti questa iniziativa grazie anche dagli operatori turistici e alle persone che vivono in montagna e credono nella salvaguardia del territorio''. Aggiungono: ''Siamo una settantina di firmatari a oggi ma con questa iniziativa siamo sicuri che il numero aumenterà. Grazie a questa rete possiamo fare conoscere la nostra proposta di salvaguardia di Cime Bianche''.
    Per i promotori si tratta di un'iniziativa a scopo informativo, di approfondimento oltre che di dibatto e propositiva. Per questo chiedono al Consiglio Regionale di effettuare un sopralluogo conoscitivo nella zona con una commissione consiliare, di predisporre uno specifico piano di gestione del Vallone delle Cime Bianche e soprattutto di mettere ''da parte ogni propositi di realizzazione di nuovi impianti di risalita''.
    Il presidente del Cai nazionale, Vincenzo Torti, ha sottolineato come ''oggi non siano necessari nuovi impianti, tanto che in Italia ce ne sono almeno 300 dismessi. Bisogna scegliere il migliore futuro possibile per la montagna e va fatto sentendo le persone che vivono sul territorio e nel rispetto del territorio stesso''.
   

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