Da gennaio 2020 a settembre 2021, in prevalenza donne
In Valle d'Aosta sono 829 le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 arrivate all'Inail per il periodo da gennaio 2020 al 30 settembre 2021. Due di queste, riporta il report annuale dell'Inail, hanno avuto "esito mortale". Nel dettaglio, 643 denunce riguardavano donne (77,6 per cento) e 186 uomini (22,4 per cento). Nella divisione per classi di età la fascia in cui sono state registrate più denunce va dai 50 ai 64 anni (359; il 43,3 per cento).
"Rispetto alla data di rilevazione del 31 agosto 2021 le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 sono aumentate di 4 casi (0,5 per cento, inferiore al +0,9 per cento nazionale), tutti avvenuti ad agosto 2021", si legge nel rapporto. L'analisi evidenzia che la maggior parte dei contagi in Valle d'Aosta "sono riconducibili all'anno 2020 (86,1 per cento del totale) mentre il fenomeno risulta più contenuto nei primi nove mesi del 2021, in linea con quanto osservato a livello nazionale". Il 78,9 per cento "delle denunce codificate per attività economica (Ateco) riguarda il settore 'Sanità e assistenza sociale' (55,2 per cento)" e "gli organi preposti alla sanità, come le Asl, dell'Amministrazione pubblica (23,7 per cento). Le professionalità più colpite sono gli operatori socio sanitari, infermieri, dirigenti sanitari e operatori socio assistenziali".
Il settore "Noleggio e servizi alle imprese" registra il 10,3 per cento delle denunce: nove su dieci "provengono dall'attività di 'Ricerca, selezione, fornitura di personale' con lavoratori interinali 'prestati' a svariate attività e professionalità, tra i più colpiti infermieri e operatori sanitari".
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