Sindacati: problema tamponi "autonomia solo quando fa comodo".
La Regione ha illustrato alle organizzazioni sindacali la bozza con le modalità operative per organizzare le verifiche sul possesso del Green pass nelle sedi dell'amministrazione e che saranno adottate dal 15 ottobre. Si applicheranno ai dipendenti regionali e a tutti i soggetti che accedono alle sedi dell'amministrazione per qualsiasi attività diversa dalla fruizione dei servizi erogati dall'ente (compresi visitatori, autorità pubbliche e politiche, fornitori, collaboratori, chi frequenta corsi di formazione). Il controllo sarà differenziato in base alle sedi di lavoro: tramite smartphone o tablet all'ingresso di quelle presidiate e con controlli a campione (20%) con cadenza giornaliera da parte del dirigente responsabile (o delegato) dove non ci sono addetti all'accoglienza. Le disposizioni, concordate dalla conferenza dei coordinatori, saranno approvate dalle Giunta regionale non appena adottate le linee guida nazionali, sottoposte all'intesa della Conferenza unificata. "Abbiamo chiesto che l'indennizzo per chi fa i controlli non sia preso dal fondo unico aziendale, e abbiamo evidenziato il problema dei tamponi - spiegano i sindacati - se si ha il diritto di fare il tampone per ottenere il Green pass bisogna dare al lavoratore la possibilità di farlo, e ora non ci sono i servizi pronti a farli. In più se il dipendente timbra in ritardo a causa della coda non deve essere considerata assenza ingiustificata. Sull'organizzazione del servizio tamponi c'è stato un silenzio imbarazzante. Ci hanno convocato solo oggi perché aspettavano le linee guida nazionali.
Ci aspettavamo più preparazione: quando serve si rivendica l'autonomia, altrimenti si aspettano le disposizioni nazionali".