Fdl: Zucchi a Lega, bandiere arpitane? Non nel centro-destra

Valle D'Aosta

"Rappresentiamo anche partite Iva travolte da emergenza Covid"

Chi "il 2 giugno" era "con le bandiere indipendentiste invece di sventolare con orgoglio le bandiere nazionali non fa parte dei nostri valori. Quindi noi non possiamo ritenerli degni di far parte del nostro gruppo". Lo ha detto il portavoce di Fratelli d'Italia Valle d'Aosta, Alberto Zucchi, in riferimento alla mancata alleanza con la Lega. "Allora - ha proseguito, in occasione della presentazione del partito ad Aosta - è evidente, sono dei disvalori che sono non negoziabili per noi. Non abbiamo mai bussato noi alla loro porta proprio per questo motivo. Non ci sono motivi personali che tengano. E' una questione valoriale, chi sventola le bandiere arpitane, indipendentiste, non può essere con il centro-destra".
    "In Valle d'Aosta alle prossime elezioni - ha sottolineato Zucchi - rappresenteremo il centro-destra, questo sia chiaro a tutti gli elettori. Andremo casa per casa per testimoniare a tutti quelli che sono stati gabbati due anni fa che i valori del centro-destra stanno in questa sala", dove sedevano anche esponenti di Forza Italia, come Emily Rini e Massimo Lattanzi.
    "E' dura da capire - ha commentato Zucchi - se il leader della Lega gioca a rimpiattino, a Roma e Reggio Calabria in un modo, e in Valle d'Aosta in un modo diverso, ma se il suo vero pensiero è quello della Valle d'Aosta, e io qualche dubbio ce l'ho che sia il suo vero pensiero della Valle d'Aosta, un motivo anche di confronto io lo porto anche agli esponenti nazionali". Oltre al consigliere comunale di Aosta Lorenzo Aiello, al tavolo dei relatori erano seduti il capo delegazione Fdl al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, e Andrea Delmastro, responsabile affari legali del partito e capogruppo commissione esteri alla Camera dei deputati.
    Zucchi ha inoltre detto che Fdl rappresenta "con i fatti anche le istanze" delle partite Iva e dei movimenti che "si riconducono a questi aspetti" nati a seguito dell'emergenza Covid-19. Ha poi auspicato che "non si disperdano le forze magari per narcisismo, per autocelebrazione" o anche per "motivazioni molto più nobili". 
   

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