Fase 3: Certan, a settembre sui banchi di scuola

Valle D'Aosta

Messaggio assessora: scuola torni ad essere luogo sicuro

   "Arrivederci, a settembre, sui banchi di scuola". Così l'assessora regionale all'Istruzione Chantal Certan saluta oggi allievi, insegnanti e genitori nel suo messaggio di fine anno scolastico. "Un fine anno insolito, sicuramente unico, quello che viviamo quest'anno. Come insolito è stato il percorso scolastico che ha caratterizzato gli ultimi quattro mesi di "scuola", inseriti in un momento storico, sociale e culturale senza precedenti", commenta Certan.
    "Per noi, mondo della scuola e dell'educazione, - aggiunge l'assessora - credo l'insegnamento sia stato soprattutto quello di capire e di percepire che lo 'spazio scuola' sia uno dei tasselli fondamentali della nostra società, del suo sviluppo, della sua sopravvivenza e della sua evoluzione". Uno spazio che, secondo Certan, "necessita del contributo e della presenza di tutti, per il quale dobbiamo impegnarci affinché torni ad essere luogo sicuro per i nostri ragazzi e per tutti coloro che al suo interno operano e lavorano al percorso educativo delle giovani generazioni".
    Negli ultimi mesi, rileva l'assessora all'Istruzione "la scuola ha dovuto rinunciare al suo ruolo principale, quello di essere un luogo sicuro per i nostri ragazzi e le loro famiglie, un luogo aggregante e di confronto per le giovani generazioni".
    "Personalmente, - prosegue - ho vissuto con difficoltà questa rinuncia e mi sono spesa, a più riprese, per il ritorno in classe, pensando ovviamente che dovesse avvenire in sicurezza, per studenti, insegnanti e personale scolastico, perché credo da sempre nella forza della scuola, come momento sociale e relazionale di crescita irrinunciabile". "E' mancata quella decisione - lamenta l'assessora - che doveva, come peraltro è avvenuto in tutto il resto del mondo, tener conto in primo luogo delle esigenze dei minori e dell'organizzazione della scuola".
    Per Certan infatti "la didattica a distanza è stata in questi mesi uno strumento utile, ma non rappresenta l'essenza del ruolo educativo". (ANSA).
   

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