Aveva 5 in francese, "non gli era stata concessa prova orale"
Il Tar della Valle d'Aosta ha annullato la bocciatura di alunno con Dsa (disturbi specifici dell'apprendimento) che in una scuola superiore non era stato ammesso alla classe successiva per non aver superato, a settembre, la prova di riparazione di lingua e letteratura francese (alla fine dello scorso anno scolastico aveva avuto 5).
La sentenza è arrivata dopo che lo studente era però già stato promosso: a ottobre lo stesso Tar aveva accolto la richiesta di misura cautelare ordinando la "rinnovazione integrale della prove di francese integrata da esame orale". Se a settembre, con solo lo scritto, aveva ottenuto 4, un mese dopo la media è stata di 7 (8 allo scritto e 6 all'orale). Al contrario di quanto previsto dal piano didattico personalizzato, a settembre non gli era stato fornito un dizionario bilingue ma soprattutto "non si può certo negare la preponderante rilevanza ai fini di una corretta valutazione" la "mancata attivazione di una prova orale come modalità operativa integrativa di quella scritta".