Nei mesi scorsi già un decreto penale per emissioni acustiche
Proseguiranno anche nei prossimi giorni i campionamenti all'interno dello stabilimento della Cogne acciai speciali nell'ambito dell'inchiesta per inquinamento ambientale, del suolo e delle acque, aperta dalla procura di Aosta. La sola giornata di martedì 10 dicembre non è stata sufficiente infatti a terminare l'ispezione svolta dai carabinieri del Noe di Torino, dall'Arpa Piemonte e dall'aliquota del Corpo forestale della Valle d'Aosta della sezione di polizia giudiziaria presso la procura. Il decreto penale di condanna chiesto al giudice nei mesi scorsi dal pm Eugenia Menichetti riguarda il presunto superamento dei limiti dell'inquinamento acustico. Il procedimento relativo al mancato rispetto della normativa sulle emissioni in atmosfera - contrariamente a quanto si era appreso in un primo momento - è invece sospeso: in questi casi il reato si estingue quando il contravventore adempie alla prescrizione e paga la sanzione pecuniaria.
Arpa, non sorprende intervento Arpa Piemonte - "Non sorprende l'intervento di Arpa Piemonte a supporto del Noe di Torino, essendo questa l'Agenzia di loro diretto riferimento, e non avendo peraltro Arpa Vda, come da normativa regionale, personale con qualifica di Ufficiale di polizia giudiziaria". Lo riferisce in una nota Arpa Valle d'Aosta a seguito dell'ispezione ordinata dalla procura di Aosta nello stabilimento della Cogne acciai speciali (Cas). Nell'ambito del piano annuale di controlli a cui Cas è sottoposta in quanto assoggettata ad autorizzazione integrata ambientale, "il Corpo forestale valdostano con il supporto tecnico dell'Arpa Vda effettua controlli a sorpresa, cioè in date non comunicate all'azienda, durante i quali vengono verificati, mediante misure e prelievo di campioni per analisi di laboratorio, le emissioni in atmosfera, gli scarichi idrici, la gestione dei rifiuti, le emissioni di rumore. Vengono inoltre effettuati vari controlli a livello documentale. Gli esiti dei controlli sono pubblicati sul sito internet della Regione". "Per quanto riguarda i corsi d'acqua, la rete di monitoraggio dell'Arpa Valle d'Aosta comprende un punto di prelievo circa 200 metri a valle dello scarico del depuratore interno dello stabilimento Cas. Il protocollo analitico applicato sulle acque prelevate in questo punto comprende anche i metalli. Non sono mai stati rilevati superamenti dei valori di riferimento". Lo fa sapere Arpa Valle d'Aosta in riferimento alla analisi periodicamente condotte sull'impatto ambientale della Cogne acciai speciali in relazione a emissioni in atmosfera, scarichi e rumore. In questo senso "la contaminazione, principalmente da cromo VI, del suolo delle aree Cas e delle aree ex-Cogne e della falda sottostante tali aree ed a valle delle stesse è da tempo nota e conclamata, come riportato anche nelle pubblicazioni dell'Agenzia".