Entro 2025 mappa Dna di 5.000 valdostani

Valle D'Aosta
@ANSA
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Aprirà a cure personalizzate in ambito neurologico e oncologico

Entro cinque anni un valdostano su 25 potrà conoscere il proprio genoma e beneficiare di una 'medicina di precisione' personalizzata. Lo prevede il progetto di ricerca '5000 genomi per la Valle d'Aosta', la prima mappatura su larga scala realizzata da una regione italiana. Sarà gestita da un consorzio pubblico-privato nel quale sono presenti alcuni grandi nomi della ricerca italiana (l'Istituto italiano di tecnologia di Genova e la Città della salute e della scienza di Torino), l'azienda informativa Engineering D.hub, oltre che l'Università della Valle d'Aosta e l'Osservatorio astronomico regionale. La dotazione finanziaria è di 21 milioni e mezzo in cinque anni, di cui 12 milioni provenienti dalla Regione Valle d'Aosta tramite i fondi strutturali Ue Fesr e Fse.

Il centro di analisi genomica e big data, che nascerà nell'Espace Aosta, alle porte della città, mapperà a partire dal 2020 circa mille genomi all'anno su persone affetti da malattie del neurosviluppo, neurodegenerative e oncologiche. I casi saranno studiati in collaborazione con i reparti dell'Ospedale regionale Umberto Parini. La fase iniziale del progetto prevede la raccolta e l'analisti del genoma completo di 500 persone sane di origini valdostane per costruire un genoma di riferimento per la regione.

Il progetto di mappatura del genoma dei valdostani nasce dal bando della Regione Valle d'Aosta Cmp3vda per la realizzazione di un centro di ricerca dedicato alla medicina personalizzata, preventiva e predittiva, vinto dal consorzio guidato da Iit. "La Valle d'Aosta che ha investito sulla ricerca ha preso una decisione non semplice per un'istituzione pubblica", ha commentato Stefano Gustincich, coordinatore del progetto e deputy director per le tecnologie per le scienze della vita dell'Iit di Genova. Nel nuovo centro lavoreranno 30 persone, tra ricercatori e tecnici, e saranno istituite borse di ricerca per 19 giovani che saranno selezionati tramite un bando pubblico. "C'è una grande attenzione del mondo scientifico su questo progetto - ha spiegato l'assessore alla sanità Mauro Baccega - in molti chiedono informazioni, ho ricevuto un'email anche da Tokyo". Antonio Amoroso, direttore del Centro regionale trapianti Regione Piemonte e Valle d'Aosta, ha ricordato che "nel 2017 è stato firmato un accordo tra le Regioni e Ministero della salute per lo sviluppo scienze genomiche in ambito sanitario, da allora nessuna Regione si è attrezzata salvo la Valle d'Aosta". Per l'assessore alle attività produttive della Valle d'Aosta, Renzo Testolin, da questa iniziativa la regione si attente, tra l'altro, "benefici a medio lungo termine per le competenze che la nostra sanità potrà acquisire".

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