Lettera a Regione e Finaosta, no a scontro politico su società
In una lettera firmata da 23 sindaci di vari orientamenti politici e dai tre presidenti delle Unités des communes Walser, Mont Rose ed Evancon viene chiesto alla Regione e alla Finaosta di rinnovare il mandato ai vertici della Monterosa spa, contrariamente a quanto previsto in una risoluzione approvata dal Consiglio Valle (votata dall'opposizione e dal consigliere di Pnv Claudio Restano).
Nella lettera dei primi cittadini si chiede di "non utilizzare tale società, vista la sua importanza nel tessuto socio-economico della nostra Regione, come terreno di scontro politico che rischierebbe di mortificare e vanificare il grande e produttivo lavoro compiuto dagli amministratori e dai lavoratori tutti".
Nella nota inviata ai presidenti della Regione, Antonio Fosson, del Consiglio Valle, Emily Rini, della Finaosta, Andrea Leonardi, della quarta commissione consiliare Giovanni Barocco e all'assessore regionale ai trasporti Luigi Bertschy, i sindaci evidenziano che "negli ultimi mesi si è sviluppato un acceso dibattito sul rinnovo del consiglio di amministrazione di Monterosa spa che non ha in alcun modo tenuto contro degli eccellenti risultati ottenuti negli ultimi 3 anni dalla società dopo oltre 30 anni di continui bilanci in forte perdita".
Secondo gli amministratori inoltre la sostituzione dei vertici della società "rischierebbe di riportare in una situazione di oggettiva difficoltà tutto il comprensorio sciistico, vanificando in tutto o in parte i grandi risultati ottenuti dal presidente Munari e da tutto il consiglio di amministrazione".
A proposito del futuro delle piccole stazioni, i sindaci sottolineano che "in nessuno dei documenti ufficiali approvati dal Consiglio di amministrazione e/o dell'Assemblea dei soci di Monterosa spa compare l'intenzione di procedere alla chiusura delle piccole stazioni sciistiche di Antagnod, Brusson, Champorcher e Weismatten".