Medici in piazza, necessarie più risorse

Valle D'Aosta
@ANSA

Sit sotto Palazzo regionale. Brachet, ospedale si sta spopolando

"Più risorse e meno liste di attesa", "Contratto subito!", "2018 fuga dagli ospedali", "Senza i medici restano solo i miracoli": sono alcuni degli slogan portati in piazza dalle organizzazioni sindacali della dirigenza medico-veterinaria e della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa, che aderiscono allo sciopero nazionale di oggi.
    Ad Aosta i medici - in tutto una dozzina - si sono radunati in piazza Deffeyes, sotto Palazzo regionale. Al centro della protesta "la rivendicazione di finanziamenti adeguati per il Fondo sanitario nazionale, assunzioni per garantire il diritto alla cura e il diritto a curare, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fermo da oltre 10 anni".
    "Le nostre condizioni di lavoro - ha detto il dottor Riccardo Brachet Contul - peggiorano progressivamente, sia a livello nazionale ma anche a livello regionale. Ci preoccupano la fuga di professionisti, tra pensionamenti e trasferimenti, i concorsi quasi deserti, l'ospedale si sta spopolando".

Impegno civico, si assiste a impoverimento servizi -  "Si assiste a un progressivo impoverimento dei servizi erogati, specie a livello ospedaliero, per il moltiplicarsi dei pensionamenti, senza che nuove assunzioni colmino i vuoti. Inoltre il peggioramento delle condizioni lavorative spinge altri professionisti a licenziarsi per lavorare nel privato, che assume sempre più un ruolo di supplenza del pubblico con aggravio di spese sia per l'Azienda USL, sia per i cittadini". E' quanto dichiara, in una nota, il gruppo consiliare di Impegno Civico prendendo atto del "grave stato di disagio in cui versa il Sistema sanitario regionale che si esprime con lo sciopero della componente medica".

Sandri (Pd), valutare stop esame francese - Un invito a "valutare il superamento dell'accertamento preventivo della lingua francese in ambito sanitario, sostituendolo con un percorso di apprendimento" è stato rivolto alle autorità regionali da Giovanni Sandri, presidente dell'Assemblea regionale Partito Democratico Valle d'Aosta. "Per incentivare l'arrivo di nuove risorse è poi da seguire l'esempio della Provincia autonoma di Trento per i presidi periferici - aggiunge - che prevede incentivi logistici e di insediamento per i medici disponibili ad operare in tali strutture".

   

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