"Bene interventi azienda ma dubbi per obsolescenza struttura"
"Preoccupa l'enorme quantità di polveri emesse dalla Cogne acciai speciali in modo diffuso, ossia non filtrate dai camini, ma fuoriuscite dalle numerose falle degli edifici industriali: su 200 tonnellate all'anno di polveri emesse, soltanto 8 vengono filtrate". A lanciare l'allarme è Legambiente, riportando i dati emersi durante il convegno su "Acciaierie e Ambiente". "Non siamo i soli ad essere preoccupati: l'azienda ha annunciato uno studio di fattibilità per la ristrutturazione degli impianti di aspirazione. Nel prossimo triennio sono previsti interventi da 10 milioni di euro per la sostenibilità ambientale. Il dubbio è se gli edifici possano strutturalmente sopportare gli interventi. Uno dei principali limiti dell'acciaieria è infatti l'obsolescenza della struttura, alcuni edifici sono del 1918" aggiunge Legambiente.
Lo studio, condotto dall'Arpa, ha sottolineato che "dal raffronto con gli altri stabilimenti emerge la gravità della situazione di Aosta, percentualmente la peggiore per emissioni diffuse".