Sgarbi, 'ultima festa pittura italiana', contro le avanguardie
(ANSA) - FERMO, 17 DIC - E' stata "l'ultima festa della pittura italiana", secondo Vittorio Sgarbi la breve stagione dei 'Pittori moderni della realtà': Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni e i fratelli Antonio e Xavier Bueno cercarono di rilanciare la grande tradizione della pittura italiana dopo la Seconda Guerra Mondiale, in parallelo con la rinascita del Paese. A loro (e ai classici a ci si ispirarono) il sottosegretario alla Cultura ha dedicato una mostra, da lui curata insieme a Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari, in corso a Palazzo dei Priori di Fermo fino al primo maggio 2023: "I Pittori della realtà. Verità e illusione tra Seicento e Novecento". Un'ottantina di opere permette di rileggere e scoprire una particolare stagione dell'arte italiana del dopoguerra: un gruppo di artisti, dalle provenienze e storie più diverse, esordì nel 1947 scagliandosi contro il modernismo per difendere e recuperare la grande tradizione pittorica rifacendosi, in particolar modo, all'arte seicentesca, da Caravaggio alla pittura spagnola e fiamminga. Un'esperienza che si consumò nell'arco di cinque mostre tra il 1947 e 1949. In mostra opere di Sciltian, Annigoni, i fratelli Bueno, e inoltre Alfredo Serri, Giovanni Acci e Carlo Guarnieri, che si aggiunsero successivamente al gruppo, ricche di citazioni e riferimenti ai classici, oltre a due capolavori di Giorgio de Chirico. Vengono inoltre presentati, a confronto con i moderni, lavori di artisti del Seicento e del Settecento: Alessandro Magnasco, il Maestro di Hartford, Giuseppe Recco e Carlo Magini, insieme alle opere della Pinacoteca Civica di Fermo, (ANSA).