Dg Caporossi ai saluti. Aperti 70 cantieri,110 mln investimenti
(ANSA) - ANCONA, 22 NOV - Il futuro della sanità pubblica? "Dipende dalla capacità di aprirsi, di 'ibridarsi', di costruire un nuovo rapporto pubblico-privato, un Cluster della Salute in cui produttori di beni e servizi e gestori di percorsi clinici trovino le ragioni di una efficace programmazione condivisa". E "l'Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche deve, in questa nuova fase, potenziare alta specializzazione, ricerca applicata e Terza Missione come propulsore di esiti positivi delle cure, e di sviluppo delle reti socio-economiche del territorio regionale". E' emerso durante un incontro nell'auditorium "S. Totti" dell'ospedale regionale di Ancona sul tema "L'azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche verso il futuro".
Non sono mancate le attestazioni di stima e di affetto rivolte al direttore generale Michele Caporossi che dopo quasi sette anni alla guida dell'Azienda, dal primo dicembre finirà il proprio mandato. Il dg ha introdotto il lavori davanti a una platea gremita: ha ripercorso la storia dell'ospedale e illustrato il "cluster della salute: nuovo patto pubblico/privato; alta specializzazione; ricerca e obiettivi strategici". "A 18 anni dalla nascita degli Ospedali Riuniti - ha detto - è tempo di una profonda rivisitazione delle ragioni originarie e delle condizioni attuali dell'unità Aou Marche. Il nuovo nome, suggellato dalla legge regionale di riforma n. 19 del 2022, è già una precisa scelta di campo".
Caporossi sette anni fa lanciò "le tre G, Gentile Generoso Geniale, come marchio di fabbrica su cui costruire un progetto di sviluppo". "Abbiamo rilanciato i brand storici dell'ospedalità di eccellenza delle Marche, Salesi, Lancisi, Umberto I come ospedale universitario, il Centro oncologico e di ricerca Marche, riproposizione del 'vecchio' Ospedale Oncologico". In corso, o conclusi, "70 cantieri e oltre 110 milioni di euro di investimenti".
"Ora il futuro - ha osservato il dg - si basa sulla capacità di progettare, aprirsi, condividere e cambiare: parole chiave del piano strategico aziendale vigente in questi anni. E sulla capacità di fondere missioni ospedaliere e universitarie.
L'Azienda oggi compare per molti ambiti tra i primi dieci ospedali italiani e può crescere ancora". (ANSA).