Mons. Dal Cin, "segno speranza, al buio basta poco per vedere"
(ANSA) - ANCONA, 08 SET - "L'accensione della Lampada è un simbolo: per noi cristiani è simbolo di fede ma per tutti, credenti o non credenti, come per la casa, anche l'accensione della lampada è un segno di speranza: quando siamo al buio basta poco, una flebile luce di una fiammella ci aiuta già a vedere". A Loreto (Ancona) mons. Fabio Dal Cin, delegato pontificio per la città mariana, a margine della cerimonia nel Santuario della Santa Casa, spiega il significato dell'accensione della Lampada per la Pace affidata quest'anno alla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese alla presenza di autorità civili e militari.
"Credo che l'accensione della lampada sia proprio questo. - aggiunge mons. Dal Cin, arcivescovo di Loreto - Abbiamo bisogno tutti di luce: cerchiamola insieme e, nello stesso tempo, accendiamo la nostra luce per curare il bene non solo personale ma di tutti". Prima della cerimonia si è svolto un incontro sul tema "La Casa come luogo di relazioni familiari costruzione della coesione sociale", con gli interventi dei prof. Giovanni Maria Flick e Gerardo Villanacci, l'intervento del sindaco Moreno Pieroni e le conclusioni della ministra Lamorgese.
La casa luogo è luogo di accoglienza e l'accoglienza è importante in particolare in questo momento, ha rimarcato mons.
Dal Cin, "è il motivo di questa modalità inedita di celebrare la festa della Santa Casa. Un momento di riflessione e di incontro in cui la casa viene vista come luogo irrinunciabile, di quelle relazioni primarie che formano la persona ma che incidono anche sulla casa più ampia che è la società la convivenza oltre la casa". Il messaggio della Santa Casa è "fortemente spirituale, teologico innanzitutto ma anche molto sociale, ci fa scoprire la grandezza di questo luogo come richiamo di quella casa interiore che ciascuno si porta dentro, una casa che ci aiuta a elaborare una società, auguriamoci migliore grazie anche al momento difficile che stiamo attraversando". (ANSA).