Caro energia: bolletta hotel 24mila euro, più che triplicata

Marche

Cna Ascoli Piceno denuncia, "situazione ormai insostenibile"

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   Costretti a fare i conti con costi dell'energia elettrica in continuo aumento e bollette sempre più salate, gli imprenditori del Piceno lanciano un grido d'allarme. A denunciare una situazione ormai insostenibile è la Cna di Ascoli Piceno. In particolare, a pagare uno dei prezzi più alti della recente crisi energetica sono le imprese attive nel campo della ristorazione e dell'hôtellerie. Una dimostrazione pratica è offerta dall'ultima bolletta recapitata a Fabio Troiani dell'Hotel Villa Pigna, con un conto di ben 24.760,95 euro da saldare a fronte dei 6.964,33 euro dovuti nel mese di luglio 2019, nel periodo di massima operatività pre-pandemia.
    Lo stesso per Andrea Scaltritti di Dienpi srl, l'azienda sambenedettese attiva nel fashion che ha visto schizzare il costo dell'energia a 7.610,23 euro mensili, 5.660 in più rispetto al luglio 2021. Il tutto, peraltro, nonostante l'installazione di un impianto fotovoltaico in azienda. Al centro estetico Kosmos gestito ad Arquata del Tronto da Italia e Giuseppina Pala, la bolletta del gas è passata dai 103 euro del 2021 a un conto da 200,94 euro per il bimestre maggio-giugno di quest'anno.
    Conto salato anche per il Forno di Pio ad Ascoli, dove dai 700 euro mensili del luglio 2021 Stefano Santamaria deve fare i conti con una bolletta da 1.531,28 euro, mentre la pasta fresca Giulio Innamorati a Comunanza si è vista recapitare una richiesta di pagamento da 2.607,08 euro: quasi il triplo rispetto allo scorso anno, quando i costi per l'energia elettrica ammontavano a 971,05 euro.
    "L'incubo 'caro bollette' si inserisce in uno scenario nazionale e internazionale già caratterizzato da una profonda incertezza, lasciando presagire un autunno all'insegna di preoccupazione e difficoltà - sottolinea Arianna Trillini, presidente della Cna di Ascoli -. Le cifre insostenibili delle ultime bollette mettono a rischio il grande potenziale imprenditoriale e lavorativo del nostro territorio, una risorsa da tutelare al più presto attraverso una serie di riforme strutturali che possano riportare i costi dell'energia al di sotto della soglia d'allarme". (ANSA).
   

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