Inchiesta su Raffineria: Rsu, "insulti e minacce a lavoratori"

Marche

Sindacati,"giudizio spetta a magistratura, non strumentalizzare"

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(ANSA) - ANCONA, 02 AGO - "Il compito di giudicare le responsabilità di quanto avvenuto nell'aprile 2018 con l'incidente al serbatoio Tk 61 spetta agli organi giudicanti della Magistratura. È diritto dei lavoratori e dei cittadini sapere cosa è avvenuto quel giorno e per questo attenderemo gli esiti del procedimento con fiducia e responsabilità". Lo scrivono RSU Api Raffineria e Segreterie Territoriali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, in relazione all'inchiesta in cui sono state denunciate dal Noe dei carabinieri 18 persone in relazione all'incidente avvenuto avvenuto nel 2018 sul tetto del serbatoio TK 61 della Raffineria Api di Falconara Marittima (Ancona) che causò fortissime esalazioni.
    "La stessa responsabilità che guida i lavoratori e le lavoratrici che ogni giorno varcano i cancelli del sito industriale e con la quale noi, RSU Api Raffineria e Segreterie Territoriali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, - scrivono - difendiamo quotidianamente le loro condizioni lavorative, spesso difficili ma sempre espletate con efficienza, la loro salute e la loro sicurezza. Siamo tuttavia costretti a denunciare il clima di ostilità e odio che si sta creando attorno ai lavoratori, sfociato anche in insulti e minacce anonime nei confronti di persone che cercano di fare ogni giorno del loro meglio per sostenere le proprie famiglie".
    "Strumentalizzare tutto e tutti, compresi i lavoratori e il sindacato, - aggiungono le Rsu e sigle sindacali - è un gioco da piccole menti che talvolta rischia di degenerare. Nel ricordare che fino al riconoscimento delle responsabilità sui fatti accaduti nessuno è colpevole invitiamo quindi tutti a misurare meglio le proprie valutazioni evitando esternazioni lesive dell'onorabilità di singoli e istituzioni". (ANSA).
   

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