Violenze senza connotazioni genere. Analisi, misure efficaci
(ANSA) - FERMO, 19 MAR - Otto provvedimenti di ammonimento del Questore di Fermo in poco meno di tre mesi per comportamenti violenti o persecutori. Dopo i due casi di febbraio, le attività di analisi dei poliziotti della Divisione Anticrimine sono proseguite senza tregua portando all'irrogazione e alla notifica di altre sei misure di prevenzione, una delle quali ha riguardato una donna che, dopo aver scoperto foto di donne nel telefonino del marito, lo ha picchiato in strada.
Le altre cinque misure di prevenzione hanno interessato uomini che non hanno accettato la fine di una relazione sentimentale o coniugale, che hanno agito con comportamenti violenti, provocando in alcuni casi anche lesioni personali alla donna, ma sempre mettendo in atto atteggiamenti vessatori, minacce, appostamenti, comportamenti vendicativi lesivi e senza rispetto della libertà dell'altra parte. "Otto ammonimenti in poco più di due mesi adottati ed eseguiti nel rispetto delle norme in materia, otto diffide dal continuare negli atti persecutori - osserva la Questura - ma nel contempo otto inviti per il soggetto maltrattante a farsi aiutare per superare le evidenziate difficoltà a relazionarsi con le persone che avevano per lui stima e affetto, sentimenti che sono stati traditi e gravemente violati". "Potrebbe sembrare un numero rilevante per una piccola' comunità, come quella fermana, ma è invece il segnale della costante attenzione della Questura al fenomeno della violenza più insensata nella consapevolezza che le misure di prevenzione, anche nei confronti degli atti persecutori, sono efficaci per la sicurezza fisica e psichica delle vittime che denunciano i maltrattamenti e per quelle che affidano la loro libertà e serenità e quella dei propri congiunti agli operatori della Polizia di Stato". Infatti, "l'analisi dei provvedimenti di Ammonimento emanati fino ad oggi nel Fermano - riferisce la Questura - dimostrano chiaramente l'efficacia della misura di prevenzione poiché sono davvero pochi i casi nei quali l'autore dei comportamenti, dopo la notifica del provvedimento, non ne ha capito o voluto comprendere l'importanza della diffida e ha subìto le conseguenze giudiziarie della sua pervicacia". (ANSA).