Mettere in sicurezza aree fragili Paese. In 12 anni spesi 50 mld
(ANSA) - ANCONA, 14 DIC - "Oggi abbiamo lo strumento del 110% per le ristrutturazioni edilizie e 6 ricostruzioni post sismiche in corso. Dovremmo partire da qui per avviare una politica organica e una programmazione, individuando le aree e le risorse per mettere in sicurezza almeno le parti più fragili del Paese".
A dirlo è stato il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, intervenendo oggi alla 4/a Giornata nazionale della prevenzione sismica promossa da Inarcassa, Consiglio nazionale degli ingegneri e dal Consiglio nazionale degli architetti. "Il 110% è una misura straordinaria che va estesa temporalmente innanzitutto per i territori ad elevato rischio sismico nei quali, rendendo strutturale tale misura, si potrà mettere in sicurezza il patrimonio edilizio privato e pubblico, non solo quello danneggiato dai terremoti", ha aggiunto Legnini. "Restando solo agli ultimi dodici anni, la spesa sostenuta o che dovrà essere impegnata dallo Stato per riparare i danni dei terremoti supera i 50 miliardi di euro", ha detto ancora il commissario. "Di fronte alla ciclicità degli eventi sismici e all'elevata rischiosità sismica evidenziata dalla scienza, è necessario fare un passo avanti deciso verso una maggior sicurezza, stabilendo un programma di azione e delle priorità", ha aggiunto Legnini, ipotizzando anche una riforma degli strumenti normativi e finanziari a disposizione. "Perché non viene reintrodotto l'obbligo del miglioramento sismico come requisito per accedere alle detrazioni del 110%? - chiede il commissario - Lo Stato coprirebbe gli oneri dei lavori, ma a condizione che si arrivi ad un grado di sicurezza elevato degli edifici". "Dovremmo approfondire anche il tema dell'assicurazione degli immobili rispetto ai rischi delle calamità naturali, magari prevedendo a valle degli interventi finanziati dalla ricostruzione post sisma o dal 110% una forma di assicurazione obbligatoria per i cittadini" ha concluso Legnini. (ANSA).