Germania, Francia e Usa. Bene provincia Ancona
(ANSA) - ANCONA, 10 DIC - In crescita di oltre il 12% l'export delle aziende delle Marche nei primi nove mesi del 2021, attestandosi su un valore di quasi 9 miliardi di euro.
Meglio di tutti va la provincia di Ancona: dai dati sull'interscambio con l'estero diffusi oggi dall'Istat ed elaborati da Camera Marche, il capoluogo cresce non solo rispetto al 2020 (+32,5%, 3.253 milioni di euro), ma anche in raffronto allo stesso periodo del 2019 (+9,5%). Guardando al periodo pre-pandemia anche la provincia di Pesaro Urbino cresce (+26% , 2.210,7 milioni di euro) , così come Macerata(+21,8% 1.255,3 milioni di euro). Mentre il Sud della regione risente, ad Ascoli Piceno (-24,9 1.573,3 milioni di euro) e Fermo (+8,3% 695,5 milioni di euro), della contrazione dell'export di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici che incide negativamente anche sulla variazione delle esportazioni di Lazio, Veneto e Liguria. Germania, Francia e Stati Uniti rimangono i principali mercati di sbocco per l'export marchigiano e i prodotti del manifatturiero rappresentano la quasi la totalità dei beni esportati. Nel complesso anche in termini di aree geografiche di destinazione, le performance positive delle esportazioni marchigiane risultano diffuse.
L'Europa conferma la sua grande rilevanza, avendo assorbito 6.414,9 milioni di euro delle esportazioni regionali, pari al 71,4% del totale marchigiano, con un incremento tendenziale di +9,7%. Guardando ai comparti con andamento favorevole, le variazioni tendenziali migliori sono quelle di macchinari e apparecchi con esportazioni (+34,5%), seguiti dai metalli di base e prodotti in metallo (+33%), gli apparecchi elettrici (+33,4%), i mezzi di trasporto (+56,5%), i prodotti delle altre attività manifatturiere (+22,9%), il comparto dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+8,8%), che restano però sotto il livello del 2019, nonché gli articoli in gomma e materie plastiche (+19,8%). (ANSA).