Indagini Cc chiuse per banda in azione per anni
(ANSA) - ANCONA, 04 DIC - Furto aggravato, ricettazione, riciclaggio, rapina, violazione della normativa sulle armi. Sono i reati ipotizzati, con la fattispecie di associazione per delinquere, a carico di un sodalizio criminoso composta da 11 persone, di cui 8 italiani e 3 stranieri che ha messo a segno nel tempo una serie di colpi. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Ancona hanno notificato agli indagati l'avviso della conclusione delle indagini preliminari emesso dalla Procura della Repubblica di Ancona (pm Rosario Lioniello).
Secondo gli investigatori lo zoccolo duro del gruppo, costituito da italiani imparentati tra loro e dimoranti nella provincia di Ancona, aveva costituito un'associazione con l'obiettivo di commettere più reati del tipo furti aggravati ai danni di dispositivi bancomat con la tecnica della "marmotta", ovvero l'impiego di un contenitore metallico con dentro polvere esplosiva che viene fatta deflagrare con innesco elettrico.
Ma il gruppo non disdegnava di commettere rapine ai danni di esercizi commerciali o altri. Indagati anche alcuni soggetti che, venuti in possesso di banconote provento di furto poiché macchiate di rosso, riciclavano il denaro mediante immissione nel circuito delle slot machine. Otto i principali colpi, messi a segno o tentati, contestati, dal 2016 al 2018, ai danni di banche a Cupramontana, Ostra (bottino 59mila euro), Santa Maria Nuova (bottino 23mila euro), Cingoli, Staffolo (bottino di 22.730 euro), Monte Roberto, dove fu compiuta una rapina a mano armata ai danni del supermercato "Famila", in quel momento chiuso al pubblico, con bottino di 23mila auro, oltre alla Fiat Uno di un cliente, Arcevia, altra rapina a mano armata all'ufficio postale con bottino di 40mila euro, e ancora Staffolo, un altro furto ad una banca che fruttò 35mila euro.
Determinante, durante le indagini, il contributo dei vari reparti territoriali coinvolti e del Ris di Roma. (ANSA).