Polizia: nuovo Questore Macerata, lotta a spaccio senza sosta

Marche

Vincenzo Trombadore, 55 anni, al posto di Antonio Pignataro

   "Continuerò la strada intrapresa dal collega Pignataro, essendo sempre presenti, vigili e attenti contro lo spaccio ma vogliamo anche cogliere le esigenze generale dei cittadini". Così il nuovo questore di Macerata, Vincenzo Trombadore, che ha sostituto Antonio Pignataro, destinato ad un nuovo incarico a Roma. Il nuovo vertice della Questura maceratese questa mattina ha preso possesso del suo incarico e ha incontrato i media. Originario di Modica, 55 anni, laureato in Giurisprudenza, una figlia di 19 anni, è in polizia dal 1989.
    Trombadore ha ricordato di aver seguito la terribile vicenda di Pamela Mastropietro, 18enne romana uccisa e fatta a pezzi nel gennaio 2018 a Macerata, e della sparatoria contro migranti messa in atto da Luca Traini pochi giorni dopo: tra il 2017 e il 2019 è stato direttore a Roma del 2/o settore dell'Ufficio ordine pubblico e alla segreteria del Dipartimento della pubblica sicurezza.
    Il nuovo Questore ha sottolineato di essere soddisfatto di essere stato assegnato a Macerata in cui ha trovato una provincia di bravissima gente e molto equilibrata. Della città ha avuto una buonissima impressione: "Sono felice di questo incarico in una città che ha tantissimo bisogno di presenza istituzionale. - ha sottolineato - E' fisiologico che io sia vicino alle esigenze della collettività e infatti la nostra missione è quella di dare sicurezza a tutti, anche a chi non dimostra particolari esigenze".
    Per la battaglia contro la cannabis light, che ha visto in prima linea Pignataro, ha rimarcato che si opererà in sintonia con la magistratura. E sulle problematiche connesse al grattacielo multietnico Hotel House di Porto Recanati, noto alle cronache in particolare per episodi di spaccio di stupefacenti, ha evidenziato di aver vissuto e affrontato analoga situazione a Catania. Nella città siciliana, ha ricordato, il quartiere Librino aveva problematiche anche più gravi. "In questi casi - ha detto - bisogna pensare soprattutto al recupero sociale in collaborazione con altre realtà istituzionali, prevedendo le situazioni di criticità e scongiurando la recrudescenza dei fenomeni più gravi". (ANSA).
   

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