Fotografo a Passaggi Festival Fano, fotografia è memoria storica
(ANSA) - FANO, 30 AGO - Un Oliviero Toscani mai banale ha catalizzato ieri sera a Fano il pubblico di Passaggi Festival, rassegna della saggistica che chiude oggi i battenti dopo cinque giorni di incontri, presentazioni, dibattiti. A proposito della possibile immagine simbolo di questi tempi di pandemia, prima di salire sul palco, il fotografo milanese, che a Fano si è presentato con le stampelle, ha detto che "non si può fare con una immagine sola. Adesso come adesso siamo tutti sul lettino dello psicanalista. Tutti ci domandiamo cosa sarà, ma credo che la canzone più giusta sia A Hard Rain's A-Gonna Falls di Bob Dylan (celebre canzone dai toni catastrofisti, ndr)". E a proposito dell'iniziativa di Banksy che ha deciso di comprare una nave per soccorrere i migranti nel Mediterraneo, "mi dispiace non avere abbastanza soldi per finanziarne una anch'io.
Mi piacerebbe utilizzare queste navi qui, della Costa crociere, per andare a prenderli. Il futuro sarà fatto dall'immigrazione.
La nostra fortuna è questa. È la grande opportunità e gli artisti sono i primi a capire che questo è il futuro, è logico che questo sarà la fortuna del futuro". Al proposito della multa anti mascherina di Sgarbi a Sutri, "non sapevo che Sgarbi adesso facesse anche il vigile" ha detto il fotografo, molto attento alle protezioni anti covid. A Fano Toscani ha presentato il suo libro "Caro Avedon. La fotografia in 25 lettere ai grandi maestri" (Solferino). "La fotografia è la memoria storica dell'umanità, molto più della parola" ha detto tra l'altro -. La fotografia è come un'automobile: tutti guidano ma pochi sono piloti". "Ho quasi 80 anni, vorrei continuare a lavorare e morire con la macchina fotografica in mano, facendomi un selfie". (ANSA).