Nuovo bando Regione Fondi Fesr. Bora, potenziare competitività
Le start up, le piccole e medie imprese innovative e le aggregazioni di imprese marchigiane hanno a disposizione altri 13,5 milioni di euro per la promozione della ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale negli ambiti della specializzazione intelligente: meccatronica, domotica, manifattura sostenibile, salute e benessere. La Giunta regionale Marche ha emanato un nuovo bando Por Fesr "per potenziare la competitività e la capacità di attrazione del sistema produttivo regionale", sottolinea l'assessora alle Attività produttive Manuela Bora. Le domande andranno presentate dal 12 dicembre prossimo al 12 febbraio 2020 tramite la piattaforma Sigef. Il bando prevede due linee di finanziamento.
Una è dedicata alle start up e alle pmi innovative: 4,5 milioni di euro da investire in personale altamente qualificato, brevetti, competenze, attrezzature e materiali. Una seconda linea di intervento è stata pensata per le aggregazioni di impresa: la dotazione prevista è pari a 9 milioni di euro.
"Vogliamo valorizzare le competenze e le conoscenze presenti sul territorio, - spiega Bora - rafforzando la collaborazione e la sinergia tra imprese, anche attraverso la creazione, il consolidamento e la proiezione internazionale delle reti di ricerca - continua Bora - Una scelta strategica, che confermiamo con il bando 2019, in linea con analoghi percorsi di innovazione sostenuti nella programmazione corrente del Fesr. Trasferire le tecnologie nei processi produttivi - aggiunge -permette di potenziare la qualificazione professionale, favorendo l'assunzione di ricercatori, giovani talenti, laureati e diplomati tecnici".
Il bando prevede due linee di finanziamento. Una per start up e pmi innovative: 4,5 milioni di euro da investire in personale altamente qualificato, brevetti, competenze, attrezzature e materiali. Il contributo, per le micro imprese, può coprire il 45% dei costi nella realizzazione, in forma singola, di progetti che abbiano un costo compreso tra 100mila e 600mila euro. "È un'azione - commenta l'assessora - pensata per completare il precedente pacchetto di interventi che ha previsto, nel 2016, un sostegno pari a circa 10 milioni di euro per lo sviluppo e il consolidamento di start up ad alta intensità di conoscenza. Si tratta di una misura destinata alle realtà più dinamiche e con una forte vocazione innovativa".
Il secondo intervento è invece pensato per le aggregazioni di impresa. "Lavorando su una logica di filiera, - osserva Bora - possono realizzare quelle contaminazioni di competenze e conoscenze che hanno già dato un importante contributo al territorio regionale, mediante la realizzazione di soluzioni, prodotti e processi altamente innovativi, grazie a un primo bando lanciato nel 2015, all'inizio di questa legislatura". La dotazione è di 9 milioni di euro; si aggiungono ai circa 18,4 milioni di contributi Fesr erogati con il primo bando che ha stimolato investimenti per oltre 38 milioni, di 78 imprese e creato 200 posti di lavoro per giovani laureati e diplomati.
"Una strada da ripetere perché rappresenta un importante propulsore per la crescita economica e la competitività del sistema regionale - conclude l'assessora - L'esperienza maturata in questi anni ha dimostrato come il processo innovativo che si sviluppa da una progettualità partecipata, cioè dai fabbisogni e dalle strategie di una pluralità di soggetti che condividono obiettivi esperienze e competenze, sia in grado di restituire risultati e soluzioni tecnologiche applicabili a diversi ambiti e favorire il trasferimento tecnologico a piccole e micro imprese". Per questa linea d'intervento potranno essere presentati progetti che partono da un investimento minimo di 400 mila, fino a progetti del costo di 1,5 milioni di euro.