Alle porte di Bibione esiste un’oasi di 360 ettari, dove lecci centenari e piante rare convivono con una ricca fauna allo stato brado e i resti di una villa romana
Un tesoro unico di biodiversità abbraccia la spiaggia di Bibione: un’oasi naturalistica di 360 ettari, definita Zona di Protezione Speciale e interessata da un Sito di Interesse Comunitario, dove lecci centenari e piante rare convivono con una ricca fauna allo stato brado e i resti di una villa romana. È Val Grande, l'antica valle da pesca inserita nel complesso ambientale del delta del Tagliamento, rimasta a lungo inaccessibile ai turisti e a chi la conosce fin da bambino, in quanto privata.
Alla scoperta dell'oasi a piedi, in bici o in canoa
Oggi questa straordinaria “valle incantata” è finalmente visitabile in tutta la sua ricchezza, attraverso escursioni guidate, che spaziano dal trekking, ai percorsi a piedi (anche con il proprio cane), in bicicletta, canoa o kayak, oppure percorrendo autonomamente tre sentieri immersivi.
La villa romana e la visita agli scavi
Proprio all’interno della Val Grande, la località balneare custodisce una villa romana che testimonia un passato ben più antico di quanto si pensi. Si tratta della “Villa di Mutteron dei Frati”, un unicum sia per il suo straordinario stato di conservazione, con strutture preservatesi in elevato anche fino a 2 metri di altezza, sia per le possibilità che offre alla ricerca. Scoperte straordinarie che Bibione e gli archeologi impegnati nel progetto internazionale di ricerca condividono con i turisti e tutti gli appassionati in occasione di apposite visite guidate agli scavi.
ESTATE A BIBIONE, UNA META PER ADULTI E BAMBINI TRA MARE E NATURA
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