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Cop29, Guterres: "I soldi per il clima sono un investimento"

Ambiente

Alberto Giuffrè

©Ansa

Al vertice Onu di Baku il segretario generale delle Nazioni Unite ricorda che “il tempo sta scadendo”. Il presidente dell’Azerbaigian: “Gas e petrolio sono un dono di dio”. Ma Sanchez porta sul palco il dramma di Valencia

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Una conferenza sul clima in uno dei principali Paesi al mondo di produttori di gas e petrolio. È accaduto l’anno scorso a Dubai e la stessa situazione si ripete adesso, alla Cop29 di Baku. Il presidente dell’Azerbaigian prende di petto la questione e nel suo intervento nell’assemblea plenaria parla di gas e petrolio come di “un dono di dio”. Ricorda come sia stata l’Europa a chiedere più gas dopo l’invasione russa in Ucraina e invita gli Stati Uniti a guardarsi allo specchio.

Sapgna e Regno Unito per le energie pulite

Sullo stesso palco, però, il primo ministro spagnolo Sanchez porta le ferite ancora aperte di Valencia, cioè le conseguenze dell’utilizzo dei combustibili fossili. Ricorda soprattutto come passare alle energie pulite non voglia dire tornare all’età della pietra ma, anzi, significhi progresso e crescita dell’economia. Sulla stessa linea anche il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer che con il previsto passo indietro degli Usa, si candida a un ruolo di leadership climatica.

Guterres: "Tempo sta scadendo"

Un ruolo che passa dalla capacità di mobilitare soldi per i Paesi in via di sviluppo. Su questo si concentrano i negoziati di questa conferenza, come ricorda il segretario generale dell’Onu: “La finanza per il Clima – spiega Guterres – non è carità ma un investimento. Il tempo sta scadendo”.