Parlando di siccità è bene tenere presente che nel nostro Paese la situazione non è simmetrica: ci sono zone, soprattutto il Nord-Ovest col Piemonte, che soffrono di più e che negli ultimi due anni sono state interessate da siccità estrema. Il tema è stato al centro dell’ultima puntata di Numeri, andata in onda il 3 marzo su Sky TG24. Quello che è emerso è che l’allarme non riguarda solo gli ultimi mesi ma arriva da più lontano: ora, però, si sta aggravando
Nonostante negli ultimi giorni ci siano state delle precipitazioni, la situazione siccità in Italia rimane preoccupante. Il tema è stato al centro dell’ultima puntata di Numeri, andata in onda il 3 marzo su Sky TG24. Quello che è emerso è che l’allarme non riguarda solo gli ultimi mesi ma arriva da più lontano: ora, però, si sta aggravando. In questi inverni la siccità, per molti aspetti, si coglie meno rispetto all’estate ma è comunque molto grave (nella foto: l'isola dei Conigli che, a causa della siccità che affligge il lago di Garda, si raggiunge a piedi)
Quando parliamo di allarme siccità dobbiamo tenere presente che la situazione varia molto nel Paese, come vediamo da questa cartina del Cnr. La situazione non è simmetrica e all’interno del Paese ci sono zone, soprattutto il Nord-Ovest col Piemonte, che soffrono di più. La mappa ci mostra che negli ultimi due anni ci sono zone interessate da siccità estrema (colore più scuro), mentre altre sono meno toccate. Tra le altre cose, come detto, quello che emerge è che il problema dura da tempo
Un altro dato rilevante è quello relativo alla neve. Il grafico mostra cosa succede con le nevicate da settembre a luglio. La linea nera ci mostra la situazione nel corso dello scorso decennio, quindi la neve che cadeva nel periodo 2011-2021, la linea tratteggiata indica l’annata 2021-2022, quella rossa corrisponde a questo inverno. Come vediamo, quest'anno siamo a livelli non troppo diversi da quelli dello scorso anno ma siamo al 35% in meno rispetto al decennio precedente. Un dato preoccupante, perché meno neve c’è e meno acqua avremo nella stagione successiva
Guardiamo anche alle piogge nel periodo estivo. Osservando le serie storiche del Cnr dal 1800 a oggi, emerge che ci sono stati periodi - ad esempio prima del 1950 - in cui abbiamo avuto per periodi prolungati estati anche con dati peggiori rispetto a quelli che stiamo vivendo. Il problema, però, è che la situazione in inverno è invece in peggioramento. Nel grafico le colonne gialle verso il basso corrispondono a quando piove meno della media degli ultimi 30 anni, quelle verdi verso l’alto quando piove di più
Durante la puntata di Numeri abbiamo poi guardato a come viene usata l’acqua nel nostro Paese. A differenza di quello che si pensa, la fetta destinata all’uso civile (acqua potabile) non è quella maggiore ma si ferma al 20%. L’acqua, infatti, viene usata in prevalenza per l’agricoltura e poi per l’industria. Sono dati importanti: ricordano chi è che utilizza più acqua e, di conseguenza, chi soffre di più quando questa scarseggia
Una riflessione, infine, si può fare osservando questi dati: l’acqua piovana viene per l’11% trattenuta e utilizzata e per l’89% dispersa. Un punto su cui probabilmente si può pensare di migliorare per affrontare i periodi di siccità