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Energia elettrica, sistemi di accumulo in aumento in Italia: ecco perché

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A fine 2020 nel nostro Paese risultavano installati quasi 40mila dispositivi per l’immagazzinamento di energia, una crescita costante dal 2015 quando erano soltanto 653. È quanto emerge dall’ultimo rapporto statistico “Il solare fotovoltaico in Italia”, pubblicato da Gse, Gestore dei servizi energetici. Ma da qui al 2030, con la transizione verso l’elettrico, ne serviranno circa 3 milioni

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Raccogliere l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico per utilizzarla in momenti di maggiore fabbisogno. È questa la funzione dei sistemi di accumulo, insieme di dispositivi e logiche di gestione e controllo, funzionali ad assorbire e rilasciare l’energia elettrica prodotta dagli impianti a energie rinnovabili. Sono sempre di più gli edifici sia pubblici che privati dotati di sistemi di accumulo. Secondo l’ultimo rapporto statistico “Il solare fotovoltaico in Italia - stato di sviluppo e trend del settore”, pubblicato da Gse, Gestore dei servizi energetici, a giugno 2021, nel 2020, numero e potenza installata dei sistemi di accumulo sono aumentati del 50% rispetto all’anno precedente.

In Italia quasi 40mila sistemi di accumulo, la maggior parte in Lombardia

A fine 2020, in Italia, risultano installati 39.682 sistemi di accumulo, per una potenza nominale di 189 MW, ai quali corrisponde una potenza installata degli impianti connessi ai sistemi di accumulo di 231 MW. Negli ultimi anni, il trend delle installazioni dei sistemi d'accumulo è caratterizzato da una crescita decisa. Basti pensare che nel 2015 erano soltanto 653. I sistemi d’accumulo si concentrano prevalentemente nelle regioni caratterizzate da elevata numerosità di impianti fotovoltaici. La Lombardia detiene il primato, con 12.162 sistemi installati; considerate insieme, la stessa Lombardia, il Veneto (6.704) e l’Emilia Romagna (4.150) detengono il 58% circa del totale nazionale dei sistemi.

A cosa servono i sistemi di accumulo

Nel 2020, in Italia, il totale di energia autoconsumata - cioè quella prelevata direttamente dal proprio impianto fotovoltaico - ammonta a 4.735 GWh, un valore pari al 19,0% della produzione complessiva degli impianti fotovoltaici e al 46,0% della produzione dei soli impianti di proprietari che autoconsumano. La restante parte viene “sprecata” perché immessa in rete e poi prelevata nuovamente a pagamento. Il sistema di accumulo permette di incrementare la quota di autoconsumo dell’energia fotovoltaica prodotta fino all’80/90% e quindi di ridurre drasticamente le bollette elettriche. Potendo sfruttare al massimo l’energia elettrica prodotta, inoltre, è possibile elettrificare del tutto la casa eliminando il gas, con benefici non solo economici ma anche a livello ambientale.

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Il sistema di accumulo e il risparmio economico ed ambientale

Massimizzando l’autoconsumo di energia solare pulita, infatti, l’accumulo consente di ridurre le emissioni di CO2, principali responsabili dell’inquinamento e del riscaldamento globale. Il sistema di accumulo risulta funzionale anche alla sharing economy, un modello economico che si basa sulla condivisione delle risorse affinché siano disponibili per tutti e a prezzi accessibili. I sistemi di accumulo più avanzati consentono infatti di condividere l’energia all’interno delle cosiddette comunità energetiche (insieme di soggetti che vivono in uno stesso edificio oppure che sono integrati all’interno di una stessa unità virtuale di aggregazione, che scelgono di condividere l’energia prodotta).

I sistemi di accumulo SENEC

Tra i principali produttori nel settore dell'accumulo a livello internazionale, con oltre 80.000 sistemi venduti, c’è la SENEC GmbH, con sede a Lipsia, una filiale italiana a Bari e uffici a Milano. Oltre ai sistemi di accumulo, SENEC offre soluzioni a 360° che consentono di incrementare l'autosufficienza energetica e di raggiungere la massima flessibilità nella gestione dell’energia (moduli fotovoltaici, servizio di fornitura energetica, stazioni di ricarica elettrica). L'azienda ha ricevuto diversi premi per la qualità dei suoi prodotti e servizi. I clienti SENEC generano in un anno fino a 1,40 miliardi di chilowattora e immagazzinano 156 milioni di chilowattora di energia elettrica nel loro sistema di accumulo domestico, risparmiando circa 520.000 tonnellate di anidride carbonica, l'equivalente della capacità di oltre 38 miliardi di alberi.

Il futuro delle energie rinnovabili e dei sistemi di accumulo

Il futuro delle case e delle città si sta muovendo sempre più verso l’elettrico e il tecnologico: mobilità elettrica, smart home e domotica, smart grid. Ed anche per questo il sistema di accumulo può essere importante perché rappresenta l’anello di congiunzione tra la produzione ed il consumo di energia elettrica, consentendo il dialogo tra diversi sistemi. E anche le previsioni vanno in questa direzione: Terna ha infatti stimato che nel 2030 le fonti rinnovabili occuperanno il 55% del mix energetico e, secondo il Piano nazionale integrato energia e clima del Mise, sempre nel 2030, vi saranno 6 milioni di veicoli elettrici. Per evitare problemi di stabilità della rete saranno necessari 15 GWh di capacità di accumulo e per produrla serviranno circa 3 milioni di sistemi di accumulo.