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Everest, cresce l'erba attorno alla montagna più alta del mondo

Ambiente
Monte Everest (foto di repertorio: Ansa)

L'impatto del riscaldamento globale si sta intensificando. Lo dimostra la nascita della vegetazione sull'Himalaya, una delle zone che si sta surriscaldando più in fretta

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Arbusti ed erba stanno spuntando intorno al monte Everest e attraverso l'Himalaya. Secondo gli scienziati il fenomeno è da ricollegare al riscaldamento globale, che in questa zona sta producendo le conseguenze più intense e visibili. Come riporta il Guardian, si pensa che questo segnale anticipi un probabile aumento delle inondazioni nella zona.

Zona subnivale a rischio

Gli scienziati hanno usato i dati satellitari per stimare l'aumento della vegetazione nella zona subnivale inaccessibile (la più alta che consente la crescita delle piante). Questo ecosistema è noto agli studiosi, ma potrebbe giocare un ruolo cruciale nella situazione idrogeologica della regione. Infatti, questa area si estende da cinque a quindici volte l'area dei ghiacciai permanenti e delle zone innevate dell'intera regione. La Hindu Kush Himalayan si estende per 4,2 milioni di km quadrati e alimenta i 10 fiumi più grandi dell'Asia, oltre a fornire acqua a 1,4 miliardi di persone.

Servono più studi

Lo scioglimento dei ghiacci dell'Himalaya ha raddoppiato la sua velocità dall'inizio del secolo, con più di un quarto di tutto il ghiaccio della zona perso negli ultimi quarant'anni. Secondo la dottoressa Karen Anderson, dell'Environment and Sustainability Institute dell'Exeter’s Penryn Campus, in Cornovaglia, "è importante monitorare e comprendere la perdita di ghiaccio nei maggiori sistemi montuosi, ma gli ecosistemi subnivali coprono un'area ancora più grande rispetto a quella delle nevi e ghiacci permanenti, e sappiamo molto poco su questo argomento e su come gestiscono le riserve idriche". Alcune ricerche sull'aumento della vegetazione nella zona artica hanno messo in evidenza il riscaldamento prodotto dalle piante che, assorbendo più luce, riscaldano il suolo. "Queste sarebbero cattive notizie per l'Himalaya - spiega Anderson - La zona subnivale è quella in cui si concentra la neve stagionale e se si surriscaldasse, aumenterebbe il rischio di inondazioni". Ma secondo quanto sostiene Anderson la vegetazione sull'Himalaya potrebbe avere anche un effetto contrario. L'unico studio condotto nella regione, nello specifico in Tibet, ha dimostrato che l'acqua evaporata dalle foglie delle piante avrebbe effettivamente raffreddato il terreno. Ma sono necessari nuovi studi per inquadrare al meglio il fenomeno.