Brescia, Lodi e Monza sono le città più inquinate d'Italia: il rapporto di Legambiente
AmbienteLe tre lombarde si aggiudicano il primato nella classifica sull’inquinamento atmosferico. Lo scorso anno, in 55 capoluoghi italiani sono stati superati i limiti giornalieri per le polveri sottili o per l’ozono. La maggior parte delle città è in pianura padana
Brescia, Lodi e Monza si sono guadagnate il podio per un primato tutt’altro che positivo. Sono le tre città più inquinate d’Italia del 2018, secondo quanto riscontrato nel Dossier annuale di Legambiente sull'inquinamento atmosferico. In totale, lo scorso anno, in 55 capoluoghi di provincia sono stati superati i limiti giornalieri per le polveri sottili o per l’ozono (35 giorni per il Pm10 e 25 per l’ozono). Legambiente parla del 2018 come di un anno “da codice rosso”.
Le città più inquinate
In 24 dei 55 capoluoghi il limite è stato superato per entrambi i parametri, con la conseguenza diretta, per i cittadini, di aver dovuto respirare aria inquinata per circa 4 mesi. Brescia è maglia nera in questa classifica, con il maggior numero di giornate fuorilegge: 150 giorni di cui 47 per il Pm10 e 103 per l'ozono. A seguire ci sono Lodi con 149 (78 per il Pm10 e 71 per l'ozono), Monza (140), Venezia (139), Alessandria (136), Milano (135), Torino (134), Padova (130), Bergamo e Cremona (127) e Rovigo (121). Tutte le città capoluogo di provincia dell’area padana (eccetto Cuneo, Novara, Verbania e Belluno) hanno superato almeno uno dei due limiti. La prima città esterna alla pianura padana è Frosinone, nel Lazio, con 116 giorni di superamento (83 per il Pm10 e 33 per l’ozono), seguita da Genova con 103 giorni (tutti dovuti al superamento dei limiti dell’ozono), Avellino con 89 (46 per il Pm10 e 43 per l’ozono) e Terni con 86 (rispettivamente 49 e 37 giorni per i due inquinanti).