In Evidenza
Altre sezioni
altro

Tonga, la nascita di un'isola in un video della Nasa

Ambiente
Un fotogramma del video dell'agenzia spaziale americana (YouTube Nasa Goddard)

L'analisi di questa nuova formazione, di origine vulcanica, potrebbe rivelarsi importante per gli studi inerenti alla vita su Marte

Condividi:

Ai tanti fenomeni spettacolari immortalati dalla Nasa con i suoi satelliti, se ne è aggiunto uno davvero particolare: la nascita di un’isola vulcanica. L'agenzia spaziale americana ha infatti diffuso un video che mostra l'origine di una nuova formazione, situata nell’arcipelago di Tonga, in Polinesia. Un processo che ha anche un preciso interesse scientifico: la sua analisi, viste le specifiche caratteristiche dell'isola, potrebbe infatti anche aiutare a capire se, e come, la vita possa essersi formata su Marte all'inizio della sua storia.

Il fenomeno

L’isola, ribattezzata Hunga Tonga-Hunga Ha'apai, è nata in seguito all’eruzione di un vulcano sottomarino nell'arcipelago di Tonga, avvenuta nel dicembre 2014. Circa un mese dopo l’esplosione, ceneri e roccia hanno iniziato ad accumularsi sulla superficie dell’acqua, generando un primo abbozzo di isola. I seguenti cambiamenti di aspetto, e la successiva stabilizzazione della formazione, sono stati osservati dai ricercatori del Goddard Space Flight Center della Nasa attraverso modelli tridimensionali e le immagini raccolte. Hunga Tonga-Hunga Ha'apai è la prima isola di questo tipo fotografata nell'era moderna dei satelliti, oltre che la terza isola vulcanica ad emergere e sopravvivere più di qualche mese negli ultimi 150 anni, e può aiutare a capire che ruolo ha avuto l'acqua liquida nell'evoluzione di Marte.

Gli studi

Contrariamente ale previsioni iniziali, questa nuova formazione sembra destinata a "sopravvivivere" tra i 6 e i 30 anni, secondo i calcoli degli esperti. Le sue caratteristiche ricordano quelle dell'isola vulcanica Surtsey, emersa 54 anni fa vicino l'Islanda, vissuta più a lungo perché l'acqua marina calda ha interagito con le ceneri dopo l'eruzione, alterandole chimicamente e trasformando la roccia fragile in un materiale più duro. Un processo che, secondo il coordinatore della ricerca Jim Garvin, può essere avvenuto anche in questa zona del sud del Pacifico e sul pianeta rosso: "Isole come queste possono essersi formate su Marte e possono aiutarci a comprendere se i laghi e i piccoli mari presenti miliardi di anni fa sul pianeta possano aver prodotto le condizioni per la vita. Pensiamo che su Marte ci possano essere state eruzioni in un'epoca in cui c'era acqua in superficie".