Burkina Faso, pronta la centrale fotovoltaica più grande d’Africa
AmbienteIl presidente Roch Marc Christian Kaboré insieme all’omologo francese, Emmanuel Macron, il 29 novembre, inaugurerà la struttura che può contare su 129.600 pannelli solari da 260 watt. L’obiettivo è contribuire a rispondere a una domanda sempre più alta di energia
Investimenti francesi e dell’Ue
"Per sei settimane l'impianto entrà in fase di test con una potenza di 14 megawatt – ha spiegato il capo del progetto, Stéphane Nosserau, - e poi in un secondo momento raggiungerà il picco di 33 megawatt a dicembre". La centrale, oltre che dal governo del Burkina Faso, è stata finanziata anche dall'agenzia francese per la cooperazione allo sviluppo (Afd) con 22,5 milioni di euro, e dall’Unione Europea che ha partecipato con altri 25 milioni. Per dare testimonianza di questa collaborazione, alla cerimonia di inaugurazione parteciperà anche il presidente francese Macron che a partire dal 28 novembre intraprenderà un viaggio nel continente, toccando oltre al Burkina Faso, anche la Costa d'Avorio e il Ghana. L’obiettivo del viaggio presidenziale, ha fatto sapere l’Eliseo, è avviare una "partnership rinnovata" con l'Africa, basata su educazione, sviluppo dell'impresa e investimento.
Pensata per far fronte al bisogno crescente di energia
L'energia prodotta dalla centrale servirà per far fronte al fabbisogno che al momento, specie nei mesi più caldi, riesce a soddisfare solo il 20% della popolazione. L’obiettivo, secondo il governo, verrà agevolato anche dal costo nettamente inferiore, pari a circa un terzo dell'energia derivante dalle centrali tradizionali, che consentirà al Paese di ridurre le importazioni, provenienti principalmente da Costa D'Avorio e Ghana, del 30% entro il 2030. Lo scopo ultimo, però, è rendere autosufficiente il Burkina Faso il prima possibile, motivo per il quale, anche grazie al fatto che il Paese gode delle condizioni ottimali per sfruttare il fotovoltaico, Ouagadougou ha intenzione di investire ancora in questa forma di energia. Nei prossimi anni, infatti, è prevista l'estensione del sito di Zagtouli, per portare la produzione a 50 megawatt, e successivamente potrebbero essere aperti altre due centrali a Koudougou e Kaya.