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Usa: l'Istituto di Sanità cancella il cambiamento climatico dal sito

Ambiente
Un manifestante protesta contro Trump per la decisione di ritirare gli Usa dagli accordi di Parigi (Getty Images)

Dai titoli e dai sommari di alcune sezioni è scomparsa la parola "change". È solo l'ultima di una serie di modifiche volute dalla presidenza Trump, da sempre scettica sulle evidenze che certificano l'impatto dell'uomo sul riscaldamento globale

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L'amministrazione Trump sta continuando a cancellare la locuzione "cambiamento climatico" dai siti governativi. L'ultimo caso riguarda l'Istituto nazionale di sanità (Nih), ma questa strategia ha già coinvolto negli ultimi mesi diversi portali che fanno capo alla Casa Bianca. La denuncia arriva dall'Environmental Data and Governance Initiative, un gruppo che riunisce organizzazioni no-profit e accademici.

Clima senza "cambiamento"

L'espressione "cambiamento climatico" (climate change) è stata sostituita con un più neutro "clima" (climate) sul sito dell'Istituto nazionale di scienze della salute ambientale (Niehs), che fa capo al Nih. L'articolo "Cambiamento climatico e salute umana", ad esempio, è diventato "Clima e salute umana". E la sezione "Cambiamento climatico e salute dei bambini" è stata modificata in "Clima e salute dei bambini". Non si tratta però di una rimozione integrale: la parola "change" è sparita dalle parti del testo più visibili (e che rendono l'articolo più facilmente rintracciabile sui motori di ricerca) come titoli e sommari. Ma l'espressione "cambiamento climatico" resta ancora nei testi degli articoli. La "gomma" della presidenza avrebbe cancellato anche i link che rimandavano a studi inerenti l'impatto dell'uomo sul cambiamento climatico. La direttrice della comunicazione dell'Niehs, Christine Flowers, ha difeso le modifiche parlando di "cambiamenti minori". "L'informazione che forniamo rimane la stessa", le sue parole.

La linea della presidenza Trump

Quello del Niehs è solo l'ultimo sito governativo a subire ritocchi nel corso dell'amministrazione Trump, che non ha fatto mistero di essere scettica sul cambiamento climatico causato dall'uomo. Il passo indietro sugli accordi di Parigi è stato accompagnato da una svolta nella comunicazione: un'intera sezione sul cambiamento climatico è scomparsa dal sito della Casa Bianca, sostituita da una dedicata a un piano energetico per l'America. Se Barack Obama firmava una pagina in cui si diceva che "non c'è sfida più grande del cambiamento climatico per il futuro dei nostri figli e del nostro pianeta", Trump sostiene "l'impegno a eliminare pericolose e inutili politiche come il Climate Action Plan", il piano di riduzione delle emissioni sottoscritto dal suo predecessore. Ma di casi ce ne sono altri: dal sito dell'Epa, l'equivalente del ministero dell'Ambiente, sono state rimosse alcune pagine che contenevano dati climatici. E anche il portale del dipartimento degli Interni e dei Trasporti ha subito modifiche legate proprio all'impatto sul riscaldamento globale.