Toscana, consiglio regionale: le tartarughe dell'Elba saranno protette
AmbienteApprovata una mozione che mira a tutelare la nidificazione del raro esemplare, che a fine giugno ha deposto le sue uova tra i bagnanti a Marina di Campo. Attesa per agosto la nascita di 70-150 piccoli, che si getteranno subito in una "corsa" verso il mare
La nidificazione delle tartarughe di mare all'Isola d'Elba sarà tutelata. Lo ha stabilito una mozione di Sì Toscana a sinistra approvata il 12 luglio all'unanimità dal Consiglio regionale della Toscana.
La protezione degli esemplari
La misura regionale arriva a ridosso dell'imminente schiusa, attesa a settimane, delle uova deposte lo scorso 20 giugno da esemplari di tartaruga caretta caretta lungo tutto il litorale toscano e, in particolare, nella spiaggia di Marina di Campo all'Isola d'Elba. Il piano di azione approvato dall'assemblea regionale prevede di “attivare gli operatori professionisti di Tartamare per un adeguato monitoraggio e una adeguata tutela”. Inoltre, per fare in modo che la nidificazione vada a buon fine, la Regione agirà attraverso l'Osservatorio toscano della biodiversità e in coordinamento con il Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano e il Comune di Campo nell'Elba.
La corsa verso il mare
Al momento l'esemplare è seguito solo da alcuni volontari della zona, ma il lieto evento potrebbe, secondo gli esperti, necessitare del lavoro di specialisti del settore, dal momento che ci si attende la nascita di un grosso gruppo di tartarughe, compreso tra i 70 e i 50 esemplari, che tenteranno di raggiungere il mare in una "corsa" disperata. Da qui, l'urgenza di attivare immediatamente l'Osservatorio toscano per la biodiversità e di coinvolgere professionisti preparati per gestire la fase della schiusa delle uova e dell'entrata in acqua. Dopo la deposizione delle uova avvenuta il 20 giugno, il 5 luglio mamma tartaruga è tornata sulla spiaggia di Marina di Campo, al punto che il Comune dell'isola ha anche varato una vademecum per fare in modo che i turisti non disturbino l'animale o danneggino le uova.
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La procedura di tutela
Il provvedimento regionale consentirà dunque di mettere in campo tutte le misure necessarie per tutelare e gestire la straordinaria nidificazione di caretta caretta avvenuta, nel bel mezzo di uno stabilimento balneare, a Marina di Campo. I membri dell'Osservatorio toscano per la biodiversità sbarcano oggi 13 luglio sull'isola per presentare le informazioni tecniche utili a gestire le numerose nascite. Insieme a loro ci saranno l'Arpat, l'Università di Siena, il Comune di Marina di Campo, le associazioni ambientaliste presenti sull'isola, la Capitaneria di porto, il Parco nazionale dell'arcipelago e anche il gestore dello stabilimento balneare dove la tartaruga ha deposto le uova. Tutte queste forze garantiranno la protezione del percorso che le tartarughe dovranno compiere verso il mare. Inoltre verranno attivate le procedure di conteggio dei nuovi esemplari, un rilievo del nido e procedure speciali per aiutare i piccoli in difficoltà.
La nascita ad agosto
L'incubazione delle uova di caretta caretta è variabile mediamente tra i 45 e i 60 giorni. Gli esperti si attendono dunque la nascita del gruppo nel mese di agosto. Raggiunto il mare i neonati si dirigeranno nelle acque più profonde per passare i primi anni della loro vita. Ma poche saranno quelle che riusciranno a raggiungere l'età adulta (15-25 anni) per poi riprodursi.