Catastrofi naturali, nel 2016 danni per 175 miliardi di dollari
AmbienteIl bilancio è stato diffuso dalla compagnia di riassicurazione Munich Re, secondo cui si trtta della cifra più alta degli ultimi quattro anni. Nonostante i danni ingenti, però, il numero di vittime è sceso notevolmente rispetto al 2015
Le catastrofi naturali nel 2016 hanno causato più danni che nei precedenti quattro anni. Le perdite a livello mondiale ammontano a 175 miliardi di dollari, appena cinque in meno del bilancio del 2012. A rivelarlo è un rapporto stilato dalla compagnia tedesca di riassicurazione Munich Re. Dallo studio però emerge che, nonostante i danni ingenti causati da terremoti, inondazioni e altre catastrofi, il numero delle morti è notevolmente sceso rispetto al 2015, 8.700 decessi contro di 25.400.
I più disastrosi – Dal punto di vista economico, i cataclismi più gravi sono stati i due terremoti che hanno colpito l'isola giapponese di Kyushu nel mese di aprile. Gli eventi sismici, secondo la Munich, hanno causato 31 miliardi di dollari di danni, di cui 6 assicurati. Al secondo posto nella classifica dei disastri ci sono le inondazioni che hanno colpito la Cina tra giugno e luglio e che hanno provocato danni per 20 miliardi di dollari di cui "solo" 300 milioni erano assicurati. Dallo studio emerge che proprio le inondazioni hanno causato il 34% delle perdite complessive, un dato in aumento rispetto alla media decennale che è del 21%. Sul terzo gradino del podio compare l’uragano Matthew, il più grave cataclisma che ha colpito il Nord America nel 2016. Il ciclone che ha interessato nel mese di ottobre i Caraibi e gli Stati Uniti orientali ha causato danni per 10,2 miliardi di cui 3,8 assicurati. Le perdite maggiori sono state registrate ad Haiti, il Paese caraibico che sta ancora cercando di riprendersi dal terribile terremoto del 2010.
I sismi italiani - Lo scorso anno è stato segnato anche dal terremoto in Centro Italia. A tal proposito la compagnia di riassicurazione stima che dal 1980 al 2015 gli eventi sismici in Italia hanno provocato danni per 51 miliardi di euro, di cui solo 1,6 miliardi era assicurato, con una percentuale molto bassa tra gli edifici residenziali.
Tanti disastri ma poche vittime – Nel rapporto sono censite 750 catastrofi naturali “rilevanti” tra uragani, inondazioni, terremoti, siccità e ondate di calore. Una stima superiore alla media degli ultimi 10 anni, che si attesta intorno alle 590 calamità. Ciononostante il numero dei decessi ha fatto registrare uno dei dati migliori degli ultimi trent’anni con 8.700 persone che hanno perso la vita. Dal 1986, infatti, solo nel 2014 si erano contate meno morti a causa di disastri naturali (8.050).
I cambiamenti climatici – Nel commentare i dati Torsten Jeworrek, membro del consiglio di amministrazione della Munich Re, ha sottolineato come le perdite di un anno "non possano essere lette come una tendenza". Ciò che invece può fornire una chiave di lettura sull’aumento delle catastrofi naturali sono gli effetti dei cambiamenti climatici. "Naturalmente, i singoli eventi non possono mai essere attribuiti direttamente a questi fenomeni. Ma ora ci sono molte indicazioni che rivelano che numerosi disastri - ha spiegato Peter Hoppe, respondabile dell’unità rischi della Munich Re - hanno maggiori probabilità di verificarsi in alcune regioni a causa dei cambiamenti climatici".