Varati i decreti attuativi della "Buona scuola": ecco tutte le novità

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nella foto, studenti davanti al liceo classico "Cesare Beccaria" di Milano (Fotogramma)

Ammissione all'esame di maturità con la sufficienza in tutte le materie, insegnanti assunti con concorso biennale, più investimenti su istruzione professionale, asili nido e infanzia. Le innovazioni saranno valide a partire dall'anno scolastico 2018/2019

Il Consiglio dei ministri ha varato gli otto decreti attuativi della riforma “Buona scuola”. Nuove regole per gli esami di maturità e per il reclutamento degli insegnanti, investimenti per la formazione professionale e sui percorsi educativi dei ragazzi con disabilità: sono solo alcuni dei punti della riforma che da oggi trovano attuazione. Ecco le novità nel dettaglio.

 

Dal 2019 nuova maturità - Agli esami di maturità si viene ammessi con tutti 6, fatta salva la possibilità per il Consiglio di classe di ammettere, con adeguata motivazione, chi ha un voto inferiore a 6 in una disciplina. Chi ha l'insufficienza in condotta non viene ammesso: salta così il discusso obbligo, inizialmente previsto, della media del 6 tra tutte le materie e compreso il voto in condotta. I candidati dovranno affrontare due prove scritte e un colloquio orale. Lo svolgimento delle attività di alternanza scuola-lavoro diventa requisito di ammissione, insieme allo svolgimento della Prova nazionale Invalsi. Quanto al primo ciclo restano i voti, ma saranno affiancati da una specifica certificazione delle competenze. Alla primaria la non ammissione è prevista solo in casi eccezionali e con decisione unanime dei docenti della classe.

 

Nuove regole per diventare prof - Tutti i laureati potranno partecipare ai concorsi, a patto che abbiano conseguito 24 crediti universitari. I concorsi avranno cadenza biennale, il primo sarà nel 2018. Chi lo passerà entrerà in un percorso triennale di formazione, inserimento e tirocinio, con una retribuzione crescente che partirà fin dal periodo della formazione. Alla fine del triennio, se la valutazione sarà positiva, verranno immessi in ruolo. È prevista una fase transitoria durante la quale saranno esaurite innanzitutto le Graduatorie a esaurimento e quelle dell'ultimo concorso del 2016. Previste procedure concorsuali specifiche per chi sta già insegnando come supplente da tempo.

 

Per alunni disabili prof meglio formati - Viene rivista la formazione iniziale dei docenti di sostegno dell'infanzia e della primaria, attraverso l'istituzione di un Corso di specializzazione ad hoc. Specifica formazione anche per il personale Ata. Le commissioni mediche per l'accertamento della disabilità si arricchiscono di nuove professionalità. Per la prima volta i supplenti potranno avere contratti pluriennali.

 

Restyling per l'istruzione professionale - I percorsi, per l'istruzione professionale, durano 5 anni: biennio più triennio. Gli indirizzi, a partire dall'anno scolastico 2018-2019, passano da 6 a 11. Ogni scuola potrà poi declinare questi indirizzi in base alle peculiarità del territorio. Rafforzati i laboratori. Il sistema entrerà in vigore dall'anno scolastico 2018/2019. Vengono stanziati oltre 48 milioni a regime per incrementare il personale; sarà stabilizzato lo stanziamento di 25 milioni all'anno per l'apprendistato formativo.

 

Percorso 0-6 anni - Progressivamente si amplieranno e qualificheranno i servizi educativi per l'infanzia e della scuola dell'infanzia su tutto il territorio nazionale. Per finanziare il nuovo sistema viene creato un Fondo specifico (239 milioni all'anno a regime) per l'attribuzione di risorse agli Enti locali. Prevista la qualifica universitaria come titolo di accesso per il personale anche per i servizi da 0 a 3 anni: per la prima volta sarà istituita una soglia massima per la contribuzione da parte delle famiglie.

 

Triplicate le risorse per il diritto allo studio – Previsto il potenziamento della carta dello studente IoStudio. Ci saranno inoltre specifici finanziamenti per sostenere il welfare studentesco: 30 milioni vengono destinati per il 2017 alla copertura di borse di studio grazie alle quali gli studenti delle superiori potranno avere supporto per l'acquisto di materiale didattico, per trasporti, per accedere a beni di natura culturale. Altri 10 milioni (all'anno, fino al 2019-2020) vengono stanziati per l'acquisto di sussidi didattici nelle scuole che accolgono alunni con disabilità. Ancora altri 10 milioni vengono investiti, dal 2019, per l'acquisto da parte delle scuole di libri di testo e di altri contenuti didattici, anche digitali. È previsto l'esonero totale dal pagamento delle tasse scolastiche, in base all'Isee, per gli studenti delle quarte e delle quinte Superiori (dal 2018/2019).

 

Promozione del made in Italy - Arriva il Piano delle Arti, un programma di interventi con validità triennale che il ministero dell'Istruzione metterà in campo di concerto con quello dei Beni culturali una serie di misure per agevolare lo sviluppo dei temi della creatività nelle scuole. Il Piano viene finanziato con 2 milioni all'anno a partire dal 2017 e per la prima volta il 5% dei posti di potenziamento dell'offerta formativa sarà dedicato allo sviluppo dei temi della creatività. L'alternanza scuola-lavoro potrà essere svolta presso soggetti pubblici e privati che si occupano della conservazione e produzione artistica.

 

Scuole italiane all'estero – Organico potenziato anche all'estero: 50 ulteriori insegnanti (si passa da 624 a 674). Queste figure professionali verranno selezionate per la prima volta dal ministero dell'Istruzione sulla base di requisiti predisposti da quello degli Esteri. I tempi di permanenza fuori dall'Italia passano dai 9 anni attuali a due periodi di 6 anni scolastici che dovranno però essere intervallati da un periodo di 6 anni nelle scuole italiane del Paese.

 

 

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