La procura punta ad acquisire ulteriori elementi che aiutino a rafforzare ed eventualmente ad ampliare il quadro accusatorio in merito alla tragedia in cui hanno perso la vita 14 persone. La difesa dell'indagato Enrico Perocchio si è riservata di chiedere l'incidente probatorio anche per l'analisi della cosiddetta scatola nera. Migliorano le condizioni del bimbo sopravvissuto: “È con la sua famiglia”
Prosegue l’inchiesta sulla tragedia della funivia del Mottarone, in cui hanno perso la vita 14 persone. In programma in giornata gli "accertamenti tecnici non differibili" disposti dal Procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, che intende procedere all’estrazione della memoria dei telefoni cellulari degli indagati e dei computer sequestrati nella sede della società di gestione dell’impianto, la Ferrovie del Mottarone srl, che fa capo a Luigi Nerini. Tra i supporti informatici oggetto degli accertamenti c'è anche la cosiddetta scatola nera della cabina precipitata domenica 23 maggio. (LE INDAGINI - L'INCIDENTE DEL 23 MAGGIO - LE FOTO - LE VITTIME)
Difesa Perocchio: "Incidente probatorio anche per analisi scatola nera"
La difesa di uno degli indagati per l'incidente del Mottarone, Enrico Perocchio, si è riservata di chiedere l'incidente probatorio anche per l'analisi della cosiddetta scatola nera, che avrebbe registrato l'attività dell'impianto della funivia e gli ultimi attimi prima che la cabina numero 3 precipitasse causando la morte di quattordici persone. Ad annunciarlo è stato lo stesso legale di Perocchio nel corso del conferimento dell'incarico da parte della procura di Verbania al consulente tecnico.
Procuratore Verbania: "Scatola nera esclusa dagli accertamenti irripetibili"
La scatola nera che ha registrato l'attività dell'impianto della funivia del Mottarone è "esclusa dagli accertamenti irripetibili". Lo ha chiarito il procuratore della Repubblica di Verbania, Olimpia Bossi. Il magistrato ha inoltre spiegato che, se il contenuto dei supporti informatici dovesse richiedere conoscenze tecniche specifiche, verrà conferito un altro incarico per una ulteriore consulenza.
Gli accertamenti
L'operazione è quella della acquisizione della cosiddetta "copia forense" o bit stream image: si tratta della copia bit per bit dei dati digitali presenti in un dispositivo di memorizzazione. Una copia forense si differenzia da una copia normalmente effettuata dall'utente perché permette di copiare anche i dati dello spazio cancellato, si preservano le date dei file e si ha una copia integra e completa, una esatta clonazione. Attraverso l'analisi delle informazioni contenute nei dispositivi, la procura punta ad acquisire ulteriori elementi che aiutino a rafforzare ed eventualmente ad ampliare il quadro accusatorio. All'avvio della procedura di accertamento di questa mattina sono state convocate tutte le parti, i tre indagati e le parti lese: tutti hanno diritto di nominare propri periti, che parteciperanno all'accertamento insieme ai consulenti incaricati dalla Procura. "Speriamo che con oggi ci sia un impulso veloce alle indagini. Voglio evitare altre sofferenze ai parenti, ma la giustizia non è una vendetta", ha dichiarato l'avvocato Franz Sarno, legale dei familiari di Eitan dalla parte della madre. Per l’avvocato Alessandra Zanchi, che insieme a Enrico de Castiglione è il legale dei familiari di Silvia Malnati, una delle quattordici vittime, ”sono i primi passi verso un percorso che porterà a dei risultati per sapere cosa è veramente successo".
Copia dati scatola nera in sede società
I dati della scatola nera della funivia del Mottarone saranno 'copiati' dal tecnico nominato dalla procura di Verbania negli uffici della società che gestisce l'impianto sotto sequestro dal giorno dell'incidente in cui han perso la vita quattordici persone. Lo ha spiegato l'avvocato Federico Sinagra, dello studio Caroleo Grimaldi, al termine del conferimento dell'incarico da parte del procuratore Olimpia Bossi e del pm Laura Carrera, titolari dell'indagine sulla tragedia. L'avvocato Sinagra, legale della nonna materna di Eitan, ha aggiunto che "si procederà con la copia dei dati registrati nella memoria del pc in un momento successivo all'inizio delle operazioni sugli altri dispositivi informatici. Per la scatola nera", la cui analisi sarà pronta in sessanta giorni, "nomineremo di certo un nostro consulente". Riguardo all'altro materiale, i tre indagati - Gabriele Tadini, Enrico Perocchio e Luigi Nerini - hanno nominato dei loro consulenti; le operazioni di estrapolazione dei dati non avverranno però per parole chiave, nonostante la richiesta delle difese, perché ritenuto in questa fase "troppo complicato".
"Credo che questa attività sui telefoni e sui computer sotto sequestro servano per capire come suddividere le responsabilità penali, delle quali non abbiamo alcun dubbio - aggiunge l'avvocato Federico Sinagra -. E' chiaro che ci sono posizioni diverse e la procura dovrà capire chi siano i responsabili di questa tragedia". Per il legale, inoltre, quelli contenuti nella cosiddetta scatola nera sono "dati importantissimi, su quello che è accaduto quel giorno e nei giorni precedenti. Crediamo che le responsabilità siano evidenti".
Ipotesi rimozione cabina dopo l'estate
La cabina numero 3 della funivia del Mottarone dovrebbe essere rimossa dopo l'estate: questa l'ipotesi che circola in procura a Verbania, anche se l'auspicio dei magistrati è che le operazioni possano avvenire prima. Ci sono molte variabili, come il taglio degli alberi e la necessità di effettuare nuovi sopralluoghi, che fanno però pensare a tempi più lunghi. Tra i sopralluoghi si pensa, in particolare, a quello probabile del perito che il prossimo 8 luglio verrà incaricato dal Gip nell'ambito dell'incidente probatorio disposto su richiesta della difesa del capo servizio Gabriele Tadini. Qualora si dovesse procedere col taglio della cabina, bisognerebbe individuare una ditta in grado di farlo e, anche in questo caso, sono necessari i tempi tecnici per conferire l'incarico.
Migliorano le condizioni di Eitan
Prima di entrare in Procura, Armando Simbari, legale di Eitan, il bimbo unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone che giovedì scorso è stato dimesso dall'ospedale, ha fatto sapere che le condizioni del piccolo sono in miglioramento: "Eitan migliora ed è con la sua famiglia. Ed è giusto che la sua famiglia si occupi di lui mentre noi ci occupiamo degli aspetti tecnici di questa vicenda. Abbiamo l'esigenza di accertare quanto prima e nel miglior modo possibile quanto è accaduto".
Legale: "Eventuale nomina di nostro consulente"
"Siamo disponibili a collaborare al 100 per cento nelle indagini tecniche con L'eventuale nomina di un nostro consulente di parte che naturalmente farà team con quello dei pm". Lo ha spiegato Armando Simbari. Noi siamo convinti che faranno tutto nel rispetto della regole, delle procedure e delle tempistiche adeguate", ha concluso l'avvocato Simbari che è anche legale della famiglia paterna di Eitan. Gli accertamenti tecnici incominceranno nello studio del consulente della Procura il 21 giugno.
L'avvocato ha spiegato che le operazioni di "estrazione e copia forense dei dati cominceranno lunedì. Poi l'8 luglio ci saranno le attività svolte nella forma dell'incidente probatorio sulla cabina e sulla struttura". Attività, queste ultime, per le quali "ci riserveremo la nomina di un consulente che lavorerà in team con quello della Procura di Verbania", l'ingegnere del Politecnico di Torino. Riguardo alla copia forense dei dispositivi informatici, l'avvocato Franz Sarno ha spiegato che il consulente dei pm, la cui società ha sede a Brescia, "ha chiesto un termine congruo per il deposito della sua relazione" che dovrebbe essere una indicizzazione dei contenuti di 6 pc telefoni e hard disk. "Naturalmente - ha sottolineato il legale della famiglia da parte della madre di Eitan - per alcuni supporti informatici il termine sarà molto più breve". In sintesi le operazioni sulla scatola nera saranno portate a termine in 60 giorni, mentre quelle sul resto dei dispositivi in 90 giorni.
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