Messenger, i bot arrivano anche nelle chat di gruppo

Tecnologia
Mark Zuckerberg durante la F8 del 2015 (Getty Images)

Facebook continua a puntare sull'intelligenza artificiale. I software capaci di rispondere agli utenti dovrebbero partecipare anche alle conversazioni che coinvolgono più account. L'ufficialità dovrebbe arrivare durante l'evento F8 di aprile

Messenger estende la propria rete di bot. I software saranno attivi anche nelle chat di gruppo. La novità dovrebbe essere presentata nel corso della F8, la conferenza di Facebook riservata agli sviluppatori e programmata il prossimo 18 e 19 aprile a San Jose. Lo riporta TechCrunch.

 

Apertura agli sviluppatori - Facebook starebbe già lavorando ai bot. L'annuncio del mese prossimo dovrebbe quindi aprire il progetto agli sviluppatori, che in questo modo potranno creare in autonomia software di Messenger per specifiche funzioni. I bot sono già presenti nella app, ma (fino a ora) possono interagire solo con un singolo utente: ad esempio, Domino's consente di ordinare la pizza via Messenger e i Sacramento Kings (franchigia Nba) informano i propri tifosi. Con l'arrivo nelle chat di gruppo, si potrebbe moltiplicare la platea coinvolta.

 

Come funzionano – Dal punto di vista tecnico, il nuovo prodotto non dovrebbe richiedere un impegno tecnologico supplementare. Anzi, potrebbe superare alcuni limiti della conversazione uno a uno. Quest'ultima, infatti, richiede un linguaggio naturale e un'interazione molto sofisticata. Con il rischi di deludere le (altissime) aspettative degli utenti. Lo stesso David Marcus (il responsabile di Messenger) ha sottolineato che, spesso, l'efficacia attuale dei bot è sovrastimata.

Secondo TechCrunch, invece, i software incaricati di entrare nelle chat di gruppo sarebbero dei prodotti più semplici: forniranno un flusso in informazioni su un tema specifico (ad esempio un argomento, uno sport o una singola squadra) e tenderanno meno al dialogo.

 

Maggiore viralità - Il secondo vantaggio deriverebbe dalla (potenziale) viralità. Oggi su Messenger è necessario digitare il nome esatto del bot (proprio come se fosse un utente). Una manovra che richiede un'azione forte dell'utente e, di conseguenza, rappresenta un ostacolo alla diffusione dei software. Non è ancora chiaro come i bot potranno essere aggiunti alla conversazione di gruppo. Ma è chiaro che il bot, esposto a un numero maggiore di utenti, potrà essere conosciuto e condiviso in modo più semplice.   

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