Gaza, prima e dopo: le immagini della devastazione
Le fotografie satellitari e le mappe mostrano i danni provocati dai bombardamenti e dalle demolizioni
Da una parte l'offensiva aerea, dall'altra le demolizioni mirate alla ricerca dei tunnel di Hamas. Oltre ai morti e ai feriti, l'azione militare lanciata da Israele dopo gli attentati del 7 ottobre scorso, sta lasciando tracce sempre più evidenti sul territorio della Striscia di Gaza. Quartieri rasi al suolo, palazzi sventrati, moschee distrutte.
Una recente analisi di Unosat, il centro satellitare delle Nazioni Unite, permette di stimare la dimensione di questa devastazione e di individuare le aree più colpite.
Complessivamente - raccontano i dati - alla prima settimana di gennaio 2024 risultavano distrutti o danneggiati oltre 70mila edifici e 90 mila unità abitative. Cerchiamo di capire meglio, con l'aiuto di mappe e immagini scattate dai satelliti, che cosa significano materialmente questi numeri.
Il Nord
Le immagini di Planet Labs, azienda che offre servizi satellitari, permettono di osservare le conseguenze dei bombardamenti israeliani più da vicino. Per esempio, sui campi coltivati e sulle serre di Beit Hanoun. Proprio nel nord della Striscia sono stati individuati alcuni dei tunnel di Hamas, per esempio nei pressi del valico di Erez. Altri tunnel sono stati individuati a Gaza City, uno sotto un luna park.
Tra gli edifici colpiti dall'esercito a Gaza City, sempre nel nord della Striscia, c'è anche la sede della Israa University. In questo caso, come ha raccontato il quotidiano americano The New York Times, non si è trattato di bombardamenti ma di un'esplosione controllata portata avanti dall'esercito israeliano.
Anche la Grande Moschea di Gaza, la più ampia e antica della Striscia, è stata distrutta.
La regione centrale
Le immagini satellitari permettono di farsi un'idea generale delle conseguenze della guerra nella regione centrale della Striscia.
In quest'area si trova Deir al-Balah, città di circa 75mila abitanti. Le immagini satellitari fornite da Planet Labs mostrano come vaste porzioni di territorio siano state praticamente rase al suolo.
Il Sud
Nel corso delle settimane l'azione militare israeliana si è progressivamente spostata verso sud. Tra le aree più colpite di questa parte della Striscia di Gaza c'è il governatorato di Khan Yunis che, secondo Unosat, conta complessivamente oltre 15mila edifici colpiti.
Le foto satellitari confermano. Intere aree della città di Khan Yunis, una delle più importanti dell'area, risultano distrutte. Proprio a Khan Yunis l'esercito israeliano ha individuato un tunnel dove erano stati tenuti prigionieri alcuni degli ostaggi catturati il 7 ottobre scorso (il video)..
La mappa dei danni
Secondo le stime di Unosat, sono oltre 70mila gli edifici colpiti dall'offensiva di Israele. Non tutti però hanno subito danni allo stesso modo. Alla prima settimana di gennaio 22.131 strutture risultavano distrutte, 14.066 gravemente danneggiate, 32.950 moderatamente danneggiate. Altre analisi, come quella condotta da Corey Scher (City University di New York) e Jamon Van Den Hoek (Oregon State University) ritengono che il numero di edifici danneggiato sia ancora più alto: almeno 144mila.
Secondo le autorità della Striscia di Gaza, l'azione militare di Israele ha provocato oltre 27mila morti. Secondo il governo israeliano, gli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso hanno causato circa 1.200 vittime.
Esplora la mappa (con il mouse o con le dita).