Dall'8 giugno all'8 luglio 1990, il Bel Paese fu capitale del calcio mondiale. Un mese indimenticabile. Trascinati dalle reti di Totò Schillaci, capocannoniere della competizione, gli azzurri si fermarono in semifinale al San Paolo contro l'Argentina del "padrone di casa" Maradona, poi sconfitto e fischiato nella finale di Roma. LA FOTOGALLERY
A cura di: Carlotta Manzi
"Notti magiche, inseguendo un gol..." per un mese l'Italia è stata invasa da nazioni e colori da tutto il mondo. La cerimonia d'apertura cominciò sulle note di "Un'estate italiana" cantata da Edoardo Bennato e Gianna Nannini e si concluse con il Maestro Riccardo Muti - in collegamento dal Teatro alla Scala di Milano - a dirigere l’orchestra sulle note del "Va, pensiero" di Giuseppe Verdi
Addio Azeglio Vicini, ct nelle "notti magiche" di Italia ’90. FOTOPochi giorni prima, il 31 maggio, Papa Giovanni Paolo II si recò allo Stadio Olimpico di Roma per benedire la struttura e l'intera competizione nel suo complesso. In foto il Papa con l'allora Presidente del Consiglio Giulio Andreotti
110 anni di Nazionale italiana di calcio: tutti i momenti memorabili degli Azzurri. FOTOAd aprire le "danze" fu Argentina-Camerun a San Siro l'8 giugno. Con la vittoria, a sorpresa, dei leoni africani sui campioni del mondo in carica: 0-1 con rete di François Omam-Biyik. La Nazionale Italiana del ct Azeglio Vicini scese invece in campo il giorno dopo, in un Olimpico gremito, contro l'Austria. Partita vinta dagli Azzurri grazie al gol di Totò Schillaci al 79esimo
Totò Schillaci, 30 anni fa iniziavano le sue "notti magiche"24 squadre nazionali suddivise in 6 gironi da 4 squadre ciascuna. 12 stadi in 12 diverse città: Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Roma, Torino, Udine, Verona, Napoli, Palermo
Per l'Italia è stato il secondo e, per il momento, ultimo Mondiale organizzato in casa dopo quello, vinto, nel 1934. I pronostici vedevano una nazionale ospitante favorita, grazie a una Serie A dominante anche in Europa e nel Mondo, ma non mancavano le avversarie pericolose come la Germania Ovest
L'Inghilterra di Paul Gascoigne era in un equilibrato girone F con Paesi Bassi, Irlanda ed Egitto. In foto, poco prima della partita pareggiata con l'Irlanda 1 pari. Passò il girone grazie ad un gol di Wright contro l'Egitto
Come padroni di casa gli Azzurri erano nel girone A e giocarono tutte e tre le partite all'Olimpico di Roma. Dopo la vittoria sull'Austria, contro gli Stati Uniti bastò il gol del romanista Giuseppe Giannini per poi chiudere in bellezza con un 2-0 contro la Cecoslovacchia, ottenuto grazie ai gol del solito Totò Schillaci e di Roberto Baggio
La Colombia però non vide i quarti per via della sconfitta subita contro il Camerun. Robert Milla, con una doppietta in quattro minuti, regalò alla nazione uno storico accesso al turno successivo
Dopo la vittoria agli Ottavi contro l'Uruguay per 2-0 grazie ai gol di Totò Schillaci e Serena (di testa su assist di Giannini), l'Italia vinse anche contro la sorprendente Irlanda per 1-0, Schillaci ancora marcatore
La corsa dell'Italia si interruppe in semifinale contro l'Argentina. Si giocò a Napoli, nel tempio di Maradona, in un'atmosfera infuocata dalle dichiarazioni pre-partita del Pibe de Oro, che aveva chiesto il supporto dei tifosi napoletani. Su un tiro di Vialli, Schillaci, segnò il gol del vantaggio, ma nel secondo tempo Caniggia pareggiò, interrompendo, dopo 518 minuti, l'imbattibilità di Zenga
Ai supplementari non cambiò il risultato e si andò ai rigori. L'Argentina li segnò tutti, mentre Goycochea parò i tiri di Donadoni e Serena, regalando la finale all'albiceleste. La partita non andò mai giù agli azzurri, costretti a giocare, durante i tempi supplementari otto minuti in più rispetto al tempo regolamentare perché l'arbitro francese Michel Vautrot si distrasse
Grazie alla vittoria ai rigori contro l'Inghilterra, la Germania Ovest fu la seconda finalista. Una replica della finale già vista nel precedente mondiale in Messico. La partita si giocò in un Olimpico apertamente schierato con la Germania. Un copione chiaro ancor prima del fischio d'inizio. Durante i consueti inni nazionali, infatti, l'intero stadio fischiò quello argentino
Dopo una lunga interruzione, Brehme segnò il calcio di rigore. L'assalto finale argentino non modificò il risultato regalandò la vittoria ai tedeschi
Totò Schillaci, 30 anni fa iniziavano le sue "notti magiche"La Germania Ovest vendicò così la sconfitta subita quattro anni prima in Messico e diventò per la terza volta Campione del Mondo. Fu anche l'ultimo anno con quella denominazione. Il muro era crollato e di lì a poco sarebbe arrivata la riunificazione