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Calcio, la passione delle star per le maglie e la crescita del fenomeno Bloke Core

Sport

Lorenzo Mantelli

L'ultima in ordine di tempo è stata Dua Lipa con la divisa del Palermo. Ma prima di lei è toccato a Kim Kardashian e Chiara Ferragni indossare i kit dei club come capo da passeggio. E ai concerti le maglie da gioco spopolano: da Snoop Dogg a Ed Sheraan, passando per Federico Poggipollini a Bologna e Fabri Fibra a Roma. Nascita e sviluppo di un trend in ascesa

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In principio fu Mick Jagger. Era l'11 luglio 1982, data scolpita nel cuore degli italiani, quando, 12 anni dopo l'ultima apparizione su un palco dello Stivale, gli Stones si esibirono sul prato dello Stadio Comunale di Torino. Un insolito concerto pomeridiano, ideale per ingannare la spasmodica attesa della finalissima del Mundial che avrebbe visto di fronte Italia e Germania solo poche ore dopo. Si dice, persino, che il frontman degli Stones abbia vaticinato il successo degli Azzurri, ma ciò che più conta è che sul palco scelse in maniera iconica di indossare la maglia dell'eroe di quell'estate, Paolo Rossi, trascinatore e simbolo del trionfo della squadra di Bearzot.

Da Snoop Dogg a Ed Sheeran, quante maglie sul palco

Calcio e musica, un binomio che da sempre va di pari passo e che spesso ha visto artisti calcare il palcoscenico con indosso i colori delle loro squadre del cuore, al punto da trasformare semplici uniformi da gara in oggetti di culto ambiti da collezionisti e appassionati. Nasce così, ma non solo, l'odierno fenomeno del Bloke Core, che poco a poco ha trasformato le maglie da calcio in capi alla moda, il cui utilizzo è concepito ben oltre il rettangolo di gioco. 

Snoop Dogg con la maglia del Norwich - ©Getty

Capita, così, di vedere sempre più frequentemente star della musica optare per questo tipo di scelta, da Ed Sheeran con la maglia dell'Ipswich Town di cui è tifosissimo all'imprevedibile e, per certi versi, inspiegabile sodalizio tra Snoop Dogg e il Norwich. Robbie Williams, da parte sua, ha colto l'occasione di un concerto di beneficienza per svelare la divisa da gioco della scorsa stagione del Port Vale, club militante in quarta divisione inglese per cui fa il tifo. 

Anche l'Italia, ovviamente, non sfugge al fenomeno. È di pochi giorni fa l'apparizione di Federico Poggipollini, chitarrista di Ligabue, sul palco dell'Unipol Arena di Bologna con la maglia Macron dei rossoblù che tanto bene stanno facendo quest'anno. Prima di lui, era stata la volta di Omar Pedrini, supporter del Brescia della prima ora, e di Fabri Fibra, protagonista all'Auditorium di Roma con la terza divisa di gara, di colore nero, inaugurata dal club capitolino in questa stagione.

Federico Poggipollini e Ligabue al concerto di Bologna

E ancora: in occasione del Beered Music Festival all’Unipol Arena di Bologna, il rapper italiano Inoki Ness ha indossato sul palco la maglia Warm Up e la Anthem Jacket del Crystal Palace, sempre griffata dal brand emiliano Macron, ormai legatissimo a questa nuova tendenza.

Inoki Ness con la anthem jacket del Crystal Palace

E a proposito di binomi insondabili, che dire dello scatto virale che ritrae Dua Lipa con il kit del Palermo 2023/24. Ragioni di partnership commerciali, in questo caso, che hanno contribuito, tuttavia, a un'improvvisa popolarità internazionale della squadra rosanero. 

Più difficile trovare spiegazioni nella scelta vintage di Kim Kardashian, fotografata nei mesi scorsi a spasso per Los Angeles con una maglia romanista stagione 1997/98. E ancora, Timothée Chalamet, lui sì tifoso sfegatato della squadra di José Mourinho, a differenza di, a quanto è dato sapere, Emily Ratajkowski, immortalata qualche mese fa con l'azzurro non ancora campione d'Italia del Napoli.

Calcio sinonimo di cool, dunque, e a certificarlo non poteva che essere la regina delle influencer Chiara Ferragni. Ha destato scalpore la sua mise con la divisa giallonera del Borussia Dortmund in un post Instagram che, oltre all'apprezzamento tedesco, ha riscosso pure qualche malumore tra i tifosi del Milan, attesi proprio dalla sfida di Champions col Dortmund. 

Alessandro Cattelan, invece, è stato paparazzato in giro per Milano con indosso la seconda maglia del Sassuolo, la bassista dei Maneskin Victoria De Angelis, invece, a cena con quella del Venezia, club che ha fatto dell'attenzione all'estetica e del look ricercato un proprio marchio di fabbrica. 

La maglia della Juventus disegnata da Pharrell Williams per stagione 2020/21 - ©Getty

Già, perché anche la moda ha compreso di poter sfruttare appieno le potenzialità del pallone, al punto da attirare l'attenzione degli stilisti e creare apposite linea per i club più blasonati, come quella realizzata poche stagioni fa da Pharrell Williams per la Juventus. L'elenco delle collaborazioni tra club e case di moda, d'altro canto, è lungo: Off-White ha disegnato le divise del Milan, Giorgio Armani ha realizzato la maglia per il Napoli, la Roma ha scelto Fendi. Calcio, musica e moda, dunque, sempre più interconnessi.