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Infantino, selfie davanti alla salma di Pelé: bufera sul presidente della Fifa

Sport
©Ansa

Polemiche per lo scatto del numero uno della Fifa in occasione della veglia funebre dedicata alla leggenda brasiliana. Sui social piovono critiche per un gesto considerato da molti fuori luogo. Lui replica: "Foto chiesta dalla famiglia, costernato per critiche, non farei mai nulla di irrispettoso"

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Non bastassero le polemiche seguite allo svolgimento dei Mondiali in Qatar, con annesse dichiarazioni controverse in più di un'occasione, dal Brasile arriva un nuovo scivolone del presidente Fifa Gianni Infantino. Il numero uno del calcio mondiale è stato, infatti, aspramente criticato per essersi concesso un selfie assieme ad altre persone davanti alla salma di Pelé, nel corso della veglia funebre andata in scena a Vila Belmiro per l'icona brasiliana.

Pioggia di critiche sui social

La salma dell'ex fuoriclasse del calcio mondiale, scomparso a 82 anni al termine di una lunga malattia, era stata imbalsamata con un procedimento particolare, sistemata nella bara e preparata per essere accolta dall'abbraccio del popolo brasiliano. In un'atmosfera densa di grande partecipazione emotiva, non è passato inosservato il gesto fuori luogo di Infantino. E ovviamente non sono mancate le critiche verso il presidente della Fifa di stampa e social.

BRAZIL SOCCER PELE

Infantino: "Selfie chiesto dalla famiglia di Pelé"

Infantino ha replicato alle polemiche con un post sul suo profilo Instagram. "Sono costernato dopo essere stato informato delle critiche da parte di alcune persone per aver scattato un selfie e delle foto durante la cerimonia di ieri", si legge nel messaggio. "Vorrei chiarire - ha aggiunto il presidente della Fifa - che sono onorato del fatto che i compagni di squadra e i familiari del grande Pelé mi abbiano chiesto se potevo fare qualche foto con loro. E ovviamente ho subito accettato. Nel caso del selfie - ha continuanto Infantino - i compagni di squadra di Pelé hanno chiesto di fare un selfie tutti insieme ma non sapevano come farlo. Allora, per essere d'aiuto, ho preso il telefono di uno di loro e ho scattato la foto di tutti noi".

"Non farei nulla di irrispettoso"

"Se essere d'aiuto ad un compagno di squadra di Pelé crea critiche - ha affermato ancora il numero uno della Fifa - sono felice di prenderle e continuerò ad essere d'aiuto dove posso a chi ha contribuito a scrivere pagine leggendarie del calcio. Ho così tanto rispetto e ammirazione per Pelé e per quella cerimonia di ieri che non farei mai nulla che sia irrispettoso in alcun modo. Spero che chi ha pubblicato o detto cose senza sapere e senza cercare informazioni possa avere la decenza e il coraggio di ammettere di aver sbagliato e di correggere quanto ha detto. La cosa più importante in ogni caso - conclude il post - è rendere omaggio al re Pelé, e mentre ho umilmente suggerito che in tutte le nostre 211 federazioni affiliate almeno uno stadio o un luogo di calcio sia intitolato a lui, daremo l'esempio dando al campo nella nostra sede il nome "Estádio Pelé - FIFA Zurigo. Un abbraccio e viva o Rei!".

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