4 Ristoranti in Calabria, vince Pino con il suo Sunset Beach Club. L'intervista

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Barbara  Ferrara

Barbara Ferrara

Dopo aver percorso uno dei tratti costieri più belli d’Italia, da Pizzo Calabro a Nicotera, passando per Tropea e gli scorci a picco sul Mar Tirreno, chef Borghese incorona il miglior ristorante lungo la Costa degli Dei: il Sunset Beach Club. Ecco cosa ci ha raccontato Pino della sua vittoria. Appuntamento domenica prossima, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW

Il viaggio di Alessandro Borghese 4 Ristoranti (tutte le domeniche in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW) dall'Umbria, dove ha incoronato il miglior ristorante lungo la via dell’olio (l'intervista alla vincitrice), riparte alla volta della Calabria su uno dei tratti costieri più belli d’Italia, da Pizzo Calabro a Nicotera, passando per Tropea e gli scorci a picco sul Mar Tirreno. A vincere la sfida e conquistare il titolo di miglior ristorante lungo la Costa degli Dei, è Pino con il suo Sunset Beach Club.

l'intervista al vincitore

Quale pensi sia stata la vostra carta vincente?
Abbiamo vinto per la nostra semplicità e genuinità, siamo stati semplicemente noi stessi e questo ci ha premiato. È stato il gioco di squadra che ha vinto: abbiamo dei ragazzi fantastici che hanno dato il massimo, persone che collaborano da diverso tempo con noi e anche new entry che hanno affrontato la sfida con orgoglio e voglia di vincere. È soprattutto grazie a loro che ce l’abbiamo fatta.

Tra le critiche ricevute, quale è stata la più costruttiva?
La critica più costruttiva è stata sull’eccessiva semplicità della pasta con il cipollotto. Benissimo. Quella che doveva essere una critica è stata una riconferma del punto di forza della nostra cucina: la semplicità.

Il complimento più bello?
Il complimento più bello l'ho ricevuto proprio da Alessandro Borghese: “Sei un ragazzo sveglio  e umile, vedo un bel futuro per te "Pinuzzo", te lo meriti… E lo sai che io vedo lungo!!!”.

Come nasce l’idea di escludere alcuni piatti della tradizione dal menu?
Il nostro ristorante ha una doppia anima: a pranzo è un lido balneare e la maggior parte degli avventori sono bagnanti che cercano una pausa pranzo veloce ma di qualità. E per loro manteniamo le portate classiche, come gli spaghetti con le vongole. La sera ci trasformiamo in quella che è la nostra vera natura, una cucina moderna che vuole superare i cliché della cucina calabrese. Inoltre per le dimensioni della cucina non possiamo avere menu chilometrici e dobbiamo concentrare gli sforzi su poche portate. Che tra l’altro variamo spesso in base alla stagionalità e alla creatività del nostro chef Dario.

Il piatto della tua infanzia a cui non rinunceresti mai?
Spaghetti e sujaca (fagioli), con pomodorini Pachino e un po’ di ricotta, fatta da nonna Rosa "a Gajeca" (soprannome), cotta nel coccio sulle braci e girata con la "cucchjara" di legno!

Cosa pensi sia più apprezzato dai vostri clienti?
Tropea è un centro turistico importante in Calabria, quindi tantissimi clienti sono di passaggio, e nonostante questo ritornano più di una volta nella stessa settimana. Perché? Per la certezza di trovare prodotti freschi, genuini e al giusto prezzo in una location mozzafiato. Dovreste provare a vedere il tramonto dalla terrazza.

Sei un motociclista che ama la velocità, in ristorante però occorre calma e molta pazienza, come concili le due cose?
Il ristorante come qualunque azienda è un lavoro di squadra. Da solo mi piace correre è vero, ma per andare lontano dobbiamo muoverci insieme. Calmo non lo sono mai e non lo sono mai stato, ma i collaboratori più fidati hanno imparato a seguirmi, e sono proprio loro che riescono a calmarmi. La pazienza? Me la insegnano i miei figli, dopotutto un imprenditore è proprio un buon padre di famiglia...

La zanzara è il tuo nomignolo, da dove nasce?
Mi paragonano a una zanzara perché mi muovo sapendo tutto di tutti, non solo le cose che uno fa, ma anche quelle che uno pensa. Riesco sempre a infilarmi nelle situazioni in cui sento odore di business.

Il prossimo sogno nel cassetto da realizzare?
Non lo posso dire per scaramanzia, anzi qui lo dico, vengo dal mondo dell'Hotellerie e il mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di creare una catena di hotel. Chissà, un giorno…Oggi però sono molto felice di quello che in questi anni ho raggiunto, non posso stare fermo, sono una zanzara, e la mia prossima meta è Bologna. Ci rivedremo lì magari: sembra che il 2023 sia davvero il nostro anno, l'anno del gruppo Sunset Holidays.

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