Ultima tappa del viaggio con le sfide tra gli albergatori d’Italia dell’integerrimo esperto di hôtellerie, Bruno Barbieri. A conquistare il titolo è Giorgio con il suo Tersane IV
Il viaggio alla scoperta delle strutture che rappresentano il biglietto da visita del turismo italiano è giunto al termine, l’ultima tappa di questa straordinaria avventura (VAI ALLO SPECIALE) si conclude su una delle più belle isole del Mediterraneo. E più precisamente a Palermo, scrigno prezioso e ricco di storia, oltre che di fascino. E' qui che lo chef stellato ha scovato il miglior "secret place" del territorio, si tratta del Tersane IV, un caicco turco ormeggiato a la Cala, nel porto principale della città. Abbiamo intervistato Giorgio Famiglini, responsabile dei servizi di bordo. Ecco cosa ci ha raccontato.
Il vostro è un “hotel mobile”, come nasce l’idea?
Il nostro è un Luxury Sailing Hotel che offre servizi di charter personalizzati a chi desidera esplorare le bellezze del mare Meditteraneo durante i mesi primaverili ed estivi. Nel corso degli anni ciò ci ha consentito di stringere delle grandi amicizie con le persone con cui abbiamo trascorso dei momenti indimenticabili. Sono quindi stati i nostri clienti a stimolarci in tal senso, ovvero coloro che dopo avere ammirato la bellezza dei nostri arcipelaghi e delle nostre coste, desideravano soggiornare in una citta d'arte come Palermo senza rinunciare all'emozione di farsi cullare dal mare.
Il valore aggiunto di Tersane IV?
La nostra barca, avvincente esempio di Gulet nostalgico "Tardo Ottomano" combina le romantiche atmosfere da "Mille e una Notte" con l'eleganza più trend degli arredi mediterranei. Il passato ed il presente si fondono fra loro e volgono al futuro sospinti dalla brezza del vento. Ogni viaggio ed ogni soggiorno costituiscono la trama di un racconto, ed a scriverlo sono gli ospiti che con le loro testimonianze arricchiscono ogni giorno il nostro diario di bordo. L'unione di questi elementi rappresenta il valore aggiunto della nostra imbarcazione.
Cosa apprezzano più di tutto i vostri ospiti?
Andar per mare, e saperlo fare con sicurezza, richiede delle specifiche capacità. La pluriennale esperienza dei nostri ufficiali, la profonda conoscenza dei servizi alberghieri di ogni membro dell'equipaggio e la passione per ciò che facciamo, sono le cose che più apprezzano i nostri ospiti. E poi, diciamolo pure, siamo anche simpatici (sorride n.d.r.).
Come avete reagito alla chiamata di Barbieri?
Ricordo il giorno in cui ricevetti una telefonata da parte di Maurizio e Natalia, i miei armatori, e francamente pensai che stessero scherzando. Una volta capito come stavano le cose, io e gli altri membri dell'equipaggio ci riunimmo e subito si formarono due diverse correnti di pensiero. C'era chi sosteneva di dover rinunciare in quanto la barca non aveva ancora terminato il suo periodo di manutenzione ordinaria, chi invece come me e gli armatori motrava un forte interesse. Accettammo con la consapevolezza di partecipare ad un gioco senza domandarci quale fosse la sua posta.
Qual è stata la carta vincente che vi ha portato sul podio?
La nostra spensieratezza. Non abbiamo mai temuto il confronto con le strutture "convenzionali" dei nostri contentendi, se ci avessero chiesto di recitare avremmo certamente perso. Siamo stati semplicemente noi stessi ed ognuno ha fatto il proprio lavoro come se si trattasse di una giornata come tante altre già trascorse. La vita reale ti presenta ben altro genere di sfide.
Ve l’aspettavate?
Con il passar delle ore iniziammo a maturare una certa consapevolezza, ma non di meno si è trattato di una grandissima sopresa.
Com’è stato il confronto con Orietta, Fabrizio e Monica?
Divertente, anche se le dinamiche di questo confronto fanno emergere talvolta qualche spigolosità. Nei loro confronti serbo un sentimento di grande stima e mi piacerebbe poterli reincontrare e festeggiare tutti insieme questa vittoria che non appartiene solo a noi ma a tutte le persone che hanno partecipato.
L’aspetto più gratificante di questo mestiere?
Gli occhi luccicanti dei nostri clienti il giorno in cui devono sbarcare. Questo ci ripaga di ogni fatica e ci offre nuovi stimoli per poter affontare altre avventure.
L’hotel più originale dove ha soggiornato?
Orietta, il suo savoir faire ed il suo lussuoso affittacamere sono stati una grande sorpresa. Il suo è davvero un luogo che non ti aspetti, un vero Secret Place. Fabrizio, un terremoto di emozioni, il suo Boutique hotel un grande elemento di contrasto nel cuore di uno dei più antichi mercati della città, fortissimo! Monica infine, e non a caso per ultima. Il suo il luogo più originale dove ho dimorato negli ultimi anni. Arte, modernita, confort, professionalità, non manca davvero nulla. Un posto "Unico" dove tornerei con assoluto piacere.
Una parola sull’integerrimo Bruno.
Per descrivere Bruno non basterebbero le pagine di un libro. Severo ma anche cordiale, attento ad ogni dettaglio e tuttavia informale, profondamente colto senza essere saccente. Una grande scoperta, un uomo interessante con cui è stato bello trascorrere del tempo. Non è un caso che anche lui abbia cominciato la propria carriera in mare. Anche i suoi occhi luccicavano quando è salito a bordo, ed è a lui che vorrei dedicare il suono della nostra sirena. "Alla via così "Comandante ! Chi naviga s'incontra sempre, sono certo che un giorno ci reincontreremo.